8 marzo, la ragusana Carmen Panepinto ingegnere e miss: «Dobbiamo essere più forti nelle discipline scientifiche»

Di Redazione / 08 Marzo 2024

“Per la mia generazione l’8 marzo è un momento per celebrare i progressi compiuti verso l’uguaglianza di genere ma anche un momento per riflettere sulle sfide ancora presenti, in particolare nel campo delle Stem. È un’opportunità per rinnovare l’impegno nel combattere gli stereotipi di genere e nell’incoraggiare le ragazze a perseguire le loro passioni anche se in ambiti tradizionalmente considerati maschili”.

Così Carmen Panepinto, classe ’99, nata a Vittoria, in provincia di Ragusa, ora a Pisa per la magistrale di Ingegneria biorobotica alla Scuola Superiore Sant’Anna, e supporter della Community social Generazione Stem nata su Instagram contro gli stereotipi e per avvicinare sempre più giovani donne alle discipline tecnico-scientifiche. Nelle discipline scientifiche, dice Panepinto, che coniuga la sua attività con quella del titolo di miss Universo Italia 2023, i risultati “parlano più forti delle parole” e sono la risposta agli hater che sui social tentano di gettare discredito sulle donne che scelgono le discipline Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matermatica)”.

“Ricevere insulti dopo aver condiviso messaggi di sensibilizzazione sulle sfide delle donne nei campi Stem è estremamente scoraggiante e rappresenta un ulteriore esempio del meccanismo che ostacola la partecipazione femminile in questi settori”. “Se si dimostra competenza, resilienza e dedizione nel proprio campo, i risultati parleranno da soli, rendendo difficile per chiunque mettere in discussione la propria credibilità”. E la società di oggi può offrire adesso terreno fertile per arginare il divario di genere nelle Stem con “opportunità concrete e accessibili che permettono alle ragazze e alle donne in generale di utilizzare la propria voce per mettere luce su queste sfide e promuovere un cambiamento significativo”, dice Panepinto. “Il mio obiettivo è quello di perseguire un dottorato di ricerca con l’intento di contribuire a sviluppare soluzioni biorobotiche economicamente accessibili per coloro che ne hanno bisogno. Nel frattempo – conclude Panepinto -, continuerò il mio impegno nella promozione dell’empowerment femminile nelle discipline Stem”.

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