Salute
Vaccini, aggressioni a medici e infermieri: in Sicilia regna lo stato d’assedio
A distanza di appena cinque giorni da quello che era avvenuto al Centro vaccinale “Guadagna” di Palermo quando alcuni genitori esasperati aggredirono medici ed infermieri a colpi di bastone, ieri si è ripetuta la stessa scena ancora una volta nello stesso ambulatorio. Al momento di chiudere il centro di vaccinazioni alcuni genitori hanno iniziato ad inveire contro i medici. La guardia giurata ha subito chiamato la polizia per evitare il peggio. “Ci sono stati momenti di tensione non giustificabili – ha detto Antonio Candela commissario dell’Asp di Palermo -. Esiste un sistema di prenotazioni anche via email. Ormai è stato più volte detto che per iscrivere i figli a scuola basta la semplice prenotazione della vaccinazione”. L’arrivo delle volanti della polizia ha riportato la calma e il servizio è stato regolarmente chiuso.
Momenti di tensione a Messina e Villafranca Tirrena dove alcuni genitori hanno avuto un diverbio con il personale dei Centri vaccinali. Alta tensione soprattutto nella città dello Stretto con disordini presso il punto vaccinale del distretto Messina Sud di Pistunina che abbraccia anche l’utenza di centri della provincia. Stesso copione anche nel Catanese, soprattutto ad Aci Catena dove fin dalle 6,30 del mattino sono stati tanti genitori in fila a prendere il turno per vaccinare i figli. Momenti di tensione pure in altri due-tre centri vaccinali di Catania dove sono stati tantissimi in coda per prenotare le vaccinazioni.
C’è da però da evidenziare un fatto, ancora una volta malgrado le informazioni che dicono di non affollare i centri vaccinali e di procedere con le autocertificazioni, migliaia di siciliani hanno invece hanno e stanno facendo il contrario. Ingolfando i centri e non permettendo agli operatori di poter lavorare in serenità. Addirittura in un centro vaccinale dell’Isola, un medico ha chiesto non solo l’intervento delle forze dell’ordine ma pure che il sindaco o il prefetto possa far intervenire l’esercito o per riportare la calma. E poi ci sono le false notizie che trapelano soprattutto sui social e che riguardano la carenza di dosi di vaccino.
«Nessuna carenza di vaccini e 20 unità in più di personale che si occupano solo di vaccinazioni – sottolinea Nicola Casuccio, direttore del Servizio di Epidemiologia dell’Asp di Palermo – stiamo mettendo in atto tutte le misure per evitare disagi e per fronteggiare le richieste dei cittadini ma purtroppo dobbiamo anche fare i conti con la disinformazione. “Siamo di fronte a una corsa alla vaccinazione dettata anche dalla paura di alcuni genitori di incorrere nelle sanzioni – aggiunge Casuccio -. Per i bambini più piccoli il termine per presentare la certificazione è l’11 settembre e quando c’è poco tempo per fare le cose è inevitabile che si creino disagi ma quello che registriamo è soprattutto una palese disinformazione».
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