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Un cartone animato spiega la colonscopia in tre step

Di Redazione |

 La campagna di sensibilizzazione “Ti spiego la colon” sottolinea l’importanza di questo tipo di screening e mostra come prepararsi all’esame in soli 3 passi. In Italia e nei paesi occidentali il tumore del colon-retto rappresenta il secondo tumore maligno per incidenza, ma grazie ai programmi di screening ne è diminuita la mortalità “Per fare una colonscopia di qualità occorre una preparazione di qualità” sono queste le parole con cui Ludovico, il bambino protagonista del cartone animato, spiega a suo padre in che modo può prepararsi al meglio all’esame utile per la diagnosi e la prevenzione di molte patologie intestinali, tra cui il tumore del colon-retto quale è la colonscopia. Questo cartone animato fa parte della campagna di sensibilizzazione promossa da Alfasigma e sviluppata con la consulenza scientifica di due gastroenterologi di Bologna: Lorenzo Fuccio, professore di Gastroenterologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università dell’Unità Operativa di Gastroenterologia del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, e Carlo Fabbri Direttore UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale G.Morgagni-L.Pierantoni, Azienda U.S.L. Romagna Forlì-Cesena. “Questo cartoon nasce dal desiderio di riavvicinare le persone all’Ospedale inteso come luogo di promozione della salute e del benessere – sottolinea il Prof. Fuccio -. Per questo si è concretizzata l’idea di un bambino che porta per mano il proprio papà spiegandogli con un sorriso come è facile volersi bene, facendo prevenzione con la colonscopia”. Secondo gli ultimi dati de “I Numeri del cancro 2020”, frutto della collaborazione tra Aiom, Airtum, Fondazione Aiom, Passi, Passi d’Argento e Siapec-Iap, con 43.702 casi registrati in un anno, di cui 23.400 tra gli uomini e 20.300 tra le donne, il tumore del colon-retto rappresenta il secondo tumore più frequentemente diagnosticato in Italia. C’è però una buona notizia: negli ultimi 7 anni sono diminuite del 20 per cento le diagnosi per questo tipo di tumori. E questo proprio grazie ai programmi di screening colorettale, alla diagnosi precoce e alle terapie sempre più mirate e personalizzate. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è infatti salita al 65 per cento in entrambi i sessi. La colonscopia permette al medico di esplorare le pareti interne del colon e di osservare, tramite una sonda, eventuali lesioni o masse tumorali. Risulta essere un importante strumento di prevenzione perché permette non solo di diagnosticare, ma se necessario anche di asportare all’istante eventuali polipi che, sebbene benigni, sono considerati formazioni pre-cancerose, perché possono evolvere in neoplasia maligna. “Aderire alla campagna di screening è un piccolo investimento di intelligenza che, con un test semplice e gratuito, tutela se stessi e le persone a noi care. La colonscopia oggi è una procedura ben tollerata, indolore, che consente di vedere e asportare lesioni, dette polipi, da cui si sviluppa il cancro del colon”, afferma il dottor Fabbri. “Ma per individuare i polipi occorre prima fare una sicura ed efficace preparazione intestinale.  Sappiamo che la colonscopia crea un disagio, ma sono solo poche ore, mentre il tumore del colon ce la modifica per sempre. La colonscopia di screening è un viaggio che ci porta in un posto sicuro. Una buona preparazione è l’inizio del viaggio. La diagnosi precoce la sua fine.” Il cartone animato. In soli 2 minuti e mezzo, vengono illustrati in modo chiaro, schematico e semplice i passaggi del percorso di avvicinamento all’esame. Una preparazione inadeguata, infatti, potrebbe permettere che lesioni clinicamente rilevanti passino inosservate e, di conseguenza, renderebbe necessario ripetere la colonscopia. I tre step del percorso per prepararsi al meglio alla colonscopia sono: dieta, preparazione e farsi accompagnare. Al primo punto, la necessità nei giorni che precedono l’esame, di rispettare una dieta a basso contenuto di fibre affiancata dall’assunzione di soli liquidi chiari, non gassati e analcolici. La preparazione intestinale, invece, si svolge in due tempi. Per prima cosa si sciolgono le bustine di preparazione in acqua, e poi la soluzione va assunta bevendone 2 bicchieri ogni 15-20 minuti con momenti di riposo in caso di nausea. Questo passaggio deve concludersi 2 ore e mezza prima dell’esame e tra la preparazione e l’esame si deve osservare il digiuno completo. Per quanto riguarda il terzo step, è opportuno farsi accompagnare all’esame perché al ritorno non ci si potrà mettere alla guida a causa della sedazione. Sul sito www.tispiegolacolon.it sono presenti ulteriori approfondimenti ed è possibile scaricare un promemoria dettagliato su come prepararsi all’esame sia che una persona lo debba svolgere la mattina, sia che abbia l’appuntamento fissato per il pomeriggio.

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