Notizie Locali


SEZIONI
Catania 8°

Nuova versione della piattaforma 'ThatMorning', per 10 mila patologie indica le strutture più attrezzate

Sanità: per ogni malattia il suo ospedale, con i Big data si sceglie online

Di Redazione |

Milano, 12 lug. (AdnKronos Salute) – Affidarsi ai ‘Big data’ per trovare l’ospedale più attrezzato a curare ogni malattia. E’ il servizio offerto dal nuovo ‘ThatMorning’ (www.thatmorning.com), la più grande piattaforma italiana dedicata alla valutazione del grado di specializzazione delle strutture sanitarie, che grazie a un motore di ricerca potenziato aiuta chi ha un problema di salute a orientarsi nell’offerta di centri lungo la Penisola. La versione estesa debutta online: 10 mila patologie inserite in un motore di ricerca che – sulla base delle ‘pagelle’ attribuite a 1.200 ospedali e 8.500 reparti, compilate con l’aiuto di 370 camici bianchi di 40 specialità mediche e chirurgiche – indica il luogo verso il quale converrebbe dirigersi. Concepito e sviluppato da una start-up milanese composta da un gruppo di imprenditori con alle spalle solide esperienze come tecnici e consulenti nel settore healthcare – ricorda una nota – ThatMorning sfrutta appunto le potenzialità dei Big data per la raccolta di ingenti quantità di informazioni che vengono incrociate con le indicazioni del network di medici (ospedalieri, di base, specialisti e professori universitari). “I Big data mettono a disposizione la materia prima informativa e la rete di medici coinvolti fornisce la ‘ricetta’ sull’utilizzo dei dati – spiega Danilo Minelli, presidente di ThatMorning srl – In questo modo abbiamo avuto la possibilità di valutare ospedali e reparti”. Il network scientifico di ThatMorning è stato coinvolto nella definizione delle regole alla base delle valutazioni, del tutto oggettive – si assicura – grazie a un algoritmo sviluppato dalla start-up. “Fra i parametri utilizzati per determinare il grado di specializzazione di una struttura – precisa Minelli – rientrano il numero di prestazioni erogate, le tecnologie e le strumentazioni impiegate, il profilo professionale del personale (pubblicazioni scientifiche, trial, sperimentazioni), la completezza dell’offerta, gli esiti degli interventi e i bilanci economici. Gli utenti di ThatMorning hanno la possibilità di intervenire attivamente sul sito per esprimere le loro opinioni e riportare le proprie esperienze, ma teniamo a sottolineare che queste non incidono in alcun modo sul nostro algoritmo di valutazione”. Grazie al motore di ricerca del nuovo ThatMorning, dunque, gli ospedali potranno essere individuati dagli utenti non solo tramite nome e località, ma anche indicando la propria patologia fra le 10 mila contemplate: “Un modo per essere certi di potersi indirizzare verso la struttura più specializzata per la cura della propria malattia – prosegue la nota – a prescindere dalla vicinanza sul territorio, e compiere così una scelta ancor più consapevole”. Il sito ThatMorning comprende infine 2 sezioni pensate da un lato per offrire agli utenti un ulteriore strumento pratico, dall’altro per ovviare alla solitudine e alla disinformazione che spesso colpiscono chi vive un’esperienza di malattia. Ogni utente può infatti redigere giorno dopo giorno un diario, personale e strettamente riservato, per tener traccia della propria storia clinica e archiviare documenti sanitari. Vi è poi la possibilità di consultare l’area ‘Storie’, dove sono riportate esperienze di pazienti che stanno affrontando o hanno affrontato diverse malattie: da patologie croniche come il diabete al tumore, dai disturbi del sonno a quelli alimentari. “La finalità – conclude Minelli – non è solo quella di far trovare ai pazienti in Rete un supporto psicologico per sentirsi meno soli attraverso la condivisione, ma anche quello di ricavare, attraverso l’esperienza di altre persone, spunti e suggerimenti concreti per affrontare problemi di ordine pratico: dove curarsi, quali piccole strategie quotidiane mettere in atto per incrementare il proprio benessere, a quali associazioni fare capo, sono solo alcuni esempi. Non a caso il progetto Storie ha raccolto l’adesione anche di diverse associazioni di pazienti, che hanno contribuito attivamente alla costruzione di questa sezione”.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: