Sanità: il Rapporto, 200 mld euro fabbisogno Ssn nel 2025

Di Redazione / 07 Giugno 2016

Roma, 7 giu. (AdnKronos Salute) – Nel 2025 il fabbisogno del Ssn sarà di ben 200 miliardi di euro. Una cifra “enorme”, che si potrà recuperare solo con “l’incremento della quota di spesa privata intermediata da fondi integrativi, un piano di disinvestimento dagli sprechi e, ovviamente, un’adeguata ripresa del finanziamento pubblico”. E’ quanto emerge dal Rapporto sulla sostenibilità del Ssn 2016-2025, messo a punto dalla Fondazione Gimbe e presentato oggi a Roma, alla Biblioteca del Senato.
La stima del fabbisogno finanziario della sanità nel giro di 10 anni, spiega Nino Cartabellotta, presidente della a Fondazione Gimbe, “si basa sugli ultimi dati ufficiali della spesa sanitaria, quelli relativi al 2014: 111,47 miliardi di euro è la spesa pubblica, 33 mld quella privata, di cui ben 27,07 mld sborsati dai cittadini e 5,95 mld ‘intermediati’ (4,60 miliardi da fondi sanitari integrativi e 1,35 mld da polizze assicurative)”.
Al fabbisogno totale di 200 miliardi di euro per il 2025, prosegue, si arriva “tenendo in considerazione diversi fattori: l’attuale sotto-finanziamento; il confronto con altri Paesi europei; il rilancio delle politiche per il personale sanitario; gli inadempimenti Lea; l’invecchiamento della popolazione; le innovazioni farmacologiche; la necessità di ammodernamento tecnologico. La cifra stimata corrisponde a una spesa annua pro-capite di 3.330 euro, che resta comunque inferiore a quella registrata in Francia, Belgio, Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Olanda nel 2013”.
Parallelamente, quanto crescerà il finanziamento pubblico? “Il trend 2012-2016 (+3,1 mld in 5 anni), le previsioni del Def 2016 (dal 6,8% del Pil nel 2016 al 6,5% nel 2019) e il quadro economico complessivo – evidenzia il Rapporto – suggeriscono prudenzialmente di stimare a 10 anni un incremento di 15 miliardi (1 mld l’anno nei primi 5 anni, poi 2 mld l’anno) di finanziamento pubblico. Per la spesa privata, si ipotizza un aumento complessivo di 10 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. La vera sfida consisterà nella capacità di incrementare la quota intermediata della spesa privata, che dal 18% attuale dovrebbe raggiungere il 45% nel 2025, riducendo progressivamente la spesa out-of-pocket”.
Secondo queste stime, si arriva così a 170 miliardi di finanziamento pubblico e spesa privata nel 2015, che “non sono comunque sufficienti a coprire il fabbisogno stimato per quell’anno”, commenta Cartabellotta.
Nel prossimo decennio, dunque, “è indispensabile un piano graduale di disinvestimento dagli sprechi, da cui si stima un recupero di circa 100 miliardi in 10 anni. Ma il Ssn rimarrebbe comunque sottofinanziato di almeno 10-15 mld di euro, cifra che può essere coperta solo da un ulteriore incremento del finanziamento pubblico”, ribadisce.

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