Salute: scienziati verso pillola che fa vivere 10 anni più a lungo

Di Redazione / 08 Aprile 2016

Roma, 8 apr. (AdnKronos Salute) – Per ora gli esperimenti sono stati condotti sugli insetti, ma sembra che promettano l’arrivo di un potente elisir di lunga vita: una pillola anti-invecchiamento che potrebbe aiutare a vivere fino a una decina di anni in più. Si tratta di un grande avanzamento nello studio, che va avanti da alcuni anni, di una proteina chiamata Gsk-3 (glicogeno sintasi chinasi 3). Essa è in grado di accorciare la vita naturale di un essere vivente, ma può essere inibita attraverso una sostanza nota per regolare l’umore in chi soffre di disturbo bipolare: il litio.
Ebbene, negli studi condotti dagli scienziati dell’Ucl Institute of Healthy Ageing (Usa), del Max Planck Institute for Biology of Ageing e dell’European Molecular Biology Laboratory sui moscerini della frutta – che possiedono anche loro la proteina Gsk-3 – si è dimostrato che somministrando basse dosi di litio, si riesce a estendere la vita degli insetti in media del 16%. Questo ha sollevato speranze che si possa arrivare a una pillola a base di questa sostanza – o più probabilmente un altro farmaco simile, con meno effetti collaterali – in grado di prolungare l’esistenza umana. E, cosa forse più importante, “la conoscenza di questo meccanismo potrebbe anche rivelare il segreto per evitare l’insorgenza di malattie legate all’età: Alzheimer, diabete, cancro e Parkinson”, ipotizza Jorge Ivan Castillo-Quan, autore principale dello studio che appare su ‘Cell Reports’.
Il team ha rilevato in particolare che il litio blocca l’invecchiamento bloccando Gsk-3 e attivando un’altra molecola chiamata Nrf2, che si trova nei vermi, nelle mosche e nei mammiferi (compreso l’uomo), e rappresenta un’importante difesa contro i danni delle cellule.
L’esperto avverte comunque che una pillola che bersagli Gsk-3 è improbabile che venga resa disponibile entro i prossimi 10 anni, anzi: potrebbe non arrivare prima di diversi decenni. Ma una volta messa a punto, potrebbe potenzialmente aumentare la durata della vita di circa 7-10 anni. I ricercatori ora vogliono condurre studi su animali più complessi come i topi, prima di passare ai primati e poi agli esseri umani.

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