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Spalla, gomito e tendine rotuleo a rischio per tennisti della domenica e neofiti della corsa

Salute: boom infortuni di primavera, over 40 più vulnerabili

Di Redazione |

Roma, 7 apr. (AdnKronos Salute) – Con le belle giornate riprende l’attività fisica all’aperto, tra corsa al parco, partite di tennis e di calcio, ma anche rugby. Con l’obiettivo di tornare rapidamente in forma, dopo un lungo e pigro inverno. “Ma troppo spesso ci si improvvisa e si riprende l’attività fisica senza un corretto allenamento, o peggio ancora senza conoscere il gesto atletico. Risultato? I classici infortuni di primavera, di cui restano vittime i ‘tennisti della domenica’, chi riprende a correre e lo fa molto a lungo sul cemento, o chi non si dota delle scarpe adatte”. Lo afferma Giovanni Di Giacomo, specialista ortopedico ed esperto in chirurgia della spalla e del ginocchio, nonché responsabile medico del Circuito Atp (Association of Tennis Professionals), secondo cui a rischiare di più un infortunio di primavera sono gli ‘over 40’ non allenati. Non solo. Ci si può fare male anche in palestra. “Gli errori più frequenti, e i traumi più diffusi, sono infatti legati ai corsi di ginnastiche di gruppo: è difficile seguire in questo modo un allenamento personalizzato e che tenga conto delle proprie caratteristiche”, spiega l’ortopedico all’Adnkronos Salute. Ripetere movimenti sbagliati, o assumere una postura scorretta mentre ci si allena, “espone al rischio di processi infiammatori”. Altro capitolo, quello dei ‘tennisti della domenica’ “che giocano senza essere allenati, o di chi si cimenta con il paddle, una sorta di mini-tennis molto divertente e che va molto di moda in questo periodo. Il problema è che questi sport stressano molto gomito e spalla, e il rischio è quello di incappare in processi infiammatori e traumi”. Anche i runner, che in questo periodo spuntano come margherite nei parchi cittadini, rischiano qualche acciacco. “Gli infortuni più diffusi in questo caso – spiega Di Giacomo – sono al tendine rotuleo e al tendine d’Achille, per chi corre a lungo sul cemento o lo fa con scarpe non adatte”. In generale uomini e donne dopo i 40 anni sono più vulnerabili, “ma bisogna anche dire che in questi ultimi anni sono stati fatti passi da gigante nella prevenzione”. In generale, poi, gli uomini sono più a rischio di lesioni al crociato anteriore, che quasi non si vedono nelle donne, “e che spesso sono legati a rugby e calcio. Le donne invece subiscono più spesso traumi a spalle e tendini”, a causa della passione per tennis e corsa. “Dopo i 40-45 anni, poi, per un fatto ormonale – avverte l’esperto – i tessuti femminili sono più ‘fragili’ e ciò rende le donne un po’ più vulnerabili a questo tipo di traumi”. Come conciliare la voglia di attività fisica con sicurezza e salute? “Il mio consiglio è quello di non improvvisare, ma andare per gradi e imparare bene il gesto atletico: se viene eseguito correttamente, c’è meno stress per l’articolazione”, conclude Di Giacomo.

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