Salute
Quei mangiatori compulsivi che sono “schiavi” del cibo
Si affidano a un potere superiore esterno (che chiamano genericamente Dio ma che, da realtà laica, può essere anche il gruppo, la casualità, lo sponsor: non confonda il fatto che spesso si appoggiano a chiese, scelte unicamente per i minori costi connessi) che li aiuti a combattere la guerra giornaliera contro il rapporto sbagliato col cibo, soverchiante nella loro vita. Il percorso che attuano è lo stesso dei gruppi degli Alcolisti anonimi (di cui usano i medesimi 12 Passi e le stesse 12 Tradizioni, semplicemente cambiando la parola alcol con cibo. Anche la preghiera della serenità è la stessa). Sono i gruppi di Mangiatori compulsivi anonimi (Overeaters anonymous. Contatti nazionali: telefono 800.090151; whatsapp 331.1215419) che in tutto il mondo, senza diete, calorie, bilance (anche se non ostacolano un parallelo aiuto medico), sono attivi contro una patologia dell’anima che si riverbera con effetti devastanti sulla salute. Ora è attiva anche in Italia: in Sicilia ci sono 2 gruppi a Palermo (Agapè, che si riunisce nella parrocchia Santa Lucia il lunedì dalle 17 alle 18,30 e Oasi nella Chiesa avventista del VII Giorno il mercoledì dalle 21 alle 22,30) e uno a Catania (nella parrocchia Ss. Pietro e Paolo, in via Siena, che si riunisce il giovedì dalle 18,30 alle 20,30), oltre a intergruppi telefonici virtuali (giovedì 17-18 e venerdì 17-18 tel. 091-8601111 stanza virtuale 439583#, che indirizzano dove rivolgersi o dove si fanno vere e proprie riunioni telefoniche).
«Il nostro scopo primario – spiega una componente della “fratellanza” catanese, Laura (nome fittizio) – è astenerci dal mangiare compulsivo e portare il messaggio di recupero dei 12 Passi di Oa a coloro che ancora soffrono. Un programma spirituale, ma non religioso, che lavora su tre livelli: emotivo, fisico e spirituale». Nel sito è ancora più chiaro l’invito a chi volesse avvicinarsi ai gruppi di queste persone che, condividendo le proprie esigenze e sostenendosi reciprocamente, vivono il recupero dal mangiare compulsivo: «Nella prima riunione alla quale abbiamo partecipato, abbiamo imparato – vi si legge – che eravamo preda di una pericolosa malattia… Abbiamo scoperto che le cause di questa malattia non sono importanti, ciò che merita l’attenzione del mangiatore compulsivo che ancora soffre è questo: esiste un metodo provato, realizzabile, con cui possiamo arrestare la nostra malattia». Un problema che in realtà esula dal peso corporeo, perché il mangiatore compulsivo può anche essere bulimico o anoressico o restare mangiatore compulsivo anche dopo l’intervento di chirurgia bariatrica che non cancella i fantasmi che ognuna di queste persone si porta dentro.
«Con questi incontri – spiega Laura – si ripristina l’autostima: i Passi aiutano a fare un viaggio dentro sé stessi e a ritrovarsi. Nel nostro disturbo alimentare noi siamo infatti molto egocentrici e abbiamo un forte senso del controllo (di tutto e di tutti): riunendoci tra di noi e condividendo il nostro vissuto, le nostre sofferenze, siamo invitati molto amorevolmente dal programma a fare affidamento su qualcosa che è al di fuori di noi, chiamiamola casualità o qualunque Dio». Lavorando nel programma, che ripercorre il format di Alcolisti anonimi («Ci si presenta e si condividono le proprie esperienze – racconta Laura -, senza mai essere interrotti, tutto ciò che viene condiviso nella stanza resta racchiuso là dentro, c’è uno sponsor che aiuta il nuovo arrivato – aiutando anche sé stesso, quindi con un’accettazione reciproca – che porta la propria esperienza e forza trasmettendo il messaggio di speranza»), ci si rende conto di tutto ciò e, come si legge sul sito, «se affronterai onestamente la verità su te stesso e sulla tua malattia, se continuerai a venire alle riunioni, a parlare ed ascoltare altri mangiatori compulsivi in recupero, se leggerai la nostra letteratura e quella di Alcolisti Anonimi con la mente aperta e cosa più importante, se sei disposto a fare assegnamento su un potere più grande di te che guidi la tua vita e i 12 Passi al meglio delle tue capacità, crediamo che tu possa veramente unirti a quelli che si recuperano. Non siamo un club di diete e calorie. Non appoggiamo alcun particolare piano alimentare. Una volta che siamo astinenti, la preoccupazione per il cibo diminuisce e in alcuni casi sparisce completamente. Allora ci accorgiamo che per reggere la nostra agitazione interiore dobbiamo avere un nuovo modo di pensare e agire nella vita piuttosto che reagire, in breve un nuovo modo di vivere».
Oggi e domani, organizzato dall’Intergruppo Sicilia, nella Casa degli esercizi spirituali dei Missionari Passionisti in via Del Bosco 1 a Mascalucia, si tiene il seminario “Dipendenza dal cibo compulsivo? Il coraggio di guardarsi dentro” aperto al pubblico nella giornata di domani dalle 10 alle 12 (per info e prenotazioni in Sicilia, anche a prescindere dal seminario, tel. 349.2304598).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA