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Il Covid ha messo ko la salute dei denti

Ghirlanda, presidente nazionale dell'Andi: «Gli ultimi dati poco confortanti, ma gli studi dentistici sono luoghi sicuri»

Di Redazione |

Si aggravano le patologie oro-dentali in tempi di Covid. A lanciare l’allarme è l’Associazione nazionale dentisti italiani. “Gli ultimi dati non sono confortanti – afferma Carlo Ghirlanda, presidente nazionale Andi – si riscontra un aggravamento di alcune patologie. Non ci stancheremo mai di dire – sottolinea Ghirlanda – che gli studi dentistici sono luoghi sicuri, lo sono per i professionisti e per il personale ausiliario, così come per i pazienti. Le severe norme di sicurezza da sempre applicate con l’inizio della pandemia – spiega il presidente Andi – si sono ulteriormente rafforzate, diventando un punto di riferimento anche per altre branche della professione medica”.

Negli scorsi mesi l’Andi ha lanciato la campagna #DalDentistaInSicurezza, una iniziativa che si è posta l’obiettivo di motivare tutti i cittadini a proseguire le proprie cure odontoiatriche e, soprattutto, mantenere costante una corretta e adeguata attenzione alla prevenzione orale. I controlli periodici dal dentista sono estremamente importanti per la salute della propria bocca, consentendo l’intercettazione precoce di tutte le patologie che possono essere individuate durante la visita odontoiatrica.

“La prevenzione quotidiana – sottolinea Ghirlanda – è la base imprescindibile della salute della bocca e prevede il lavaggio, almeno due volte al giorno, dei denti, sia per i bambini che per gli adulti, utilizzando un dentifricio contenente fluoro, quale importante presidio anti-carie. Lo spazzolino elettrico, secondo i dati più recenti, è più efficace, in virtù del suo movimento rotatorio prestabilito e costante, ma anche il classico spazzolino manuale, se utilizzato correttamente, garantisce una pulizia adeguata. È però necessario – ricorda il medico – sostituirlo idealmente ogni mese, comunque non oltre tre mesi, per garantire l’azione efficace delle setole nella rimozione della placca”.

“La placca non rimossa – conclude – formata dai batteri che vivono intorno al dente, induce la formazione del tartaro, che rappresenta un ulteriore ostacolo alla pulizia dei denti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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