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Fumo: Iss, e-cig sicure ma non fanno smettere di fumare

Di Redazione |

Roma, 9 giu. (AdnKronos Salute) – Le sigarette elettroniche sono sicure, almeno dai dati attuali. Ma non sono utili per smettere di fumare, mentre chi ha già smesso può trarne vantaggio. Sono alcuni risultati, pubblicati sulla rivista Tobacco Control, del monitoraggio, a 24 mesi, realizzato nel primo studio al mondo sulla efficacia e sicurezza a lungo termine delle e-cig. La ricerca – tutt’ora in corso- è realizzato da un gruppo di ricercatori di diversi enti italiani, tra i quali l’Istituto Superiore di Sanità, le università di Chieti, Torino, Catania, Parthenope di Napoli, Milano, Sapienza e Cattolica di Roma. Lo studio, in particolare, ha coinvolto 932 fumatori di e-cig, sigarette tradizionali, o entrambe, si legge in uan nota dell’Iss. Dopo due anni di follow-up, il 42,4% degli e-smokers continuava a fumare solo sigarette elettroniche; il 18,8% aveva abbandonato qualunque tipo di sigaretta; il 38,9% era ricaduto nel fumo tradizionale (con o senza sigarette elettroniche). Tra i fumatori tradizionali, il 75,6% continuava a fumare sigarette classiche; il 23,1% aveva invece smesso (anche se, di questi, il 5,6% aveva iniziato a fumare sigarette elettroniche). Infine, tra i fumatori di entrambi i tipi di sigarette, il 57,4% aveva abbandonato le e-cig, ma non le sigarette classiche; il 16,6% continuava a fumare entrambe; il 26% aveva smesso di fumare sigarette tradizionali (anche se, di questi, l’11,7% continuava a fumare sigarette elettroniche). Sono stati registrati 38 casi di infiammazione/irritazione alle vie aeree superiori (20 nei ‘dual users’), e 38 nuovi casi di patologie gravi potenzialmente legate al fumo, con differenze non statisticamente significative tra i gruppi. Gli ulteriori mesi di follow-up confermano quanto emerso nei primi 12 mesi: l’aggiunta della sigaretta elettronica alle sigarette tradizionali non sembra facilitare la cessazione dal fumo di tabacco né la riduzione delle sigarette fumate quotidianamente. E’ emerso che chi ha già smesso di fumare e sceglie di utilizzare esclusivamente e-cig, ha maggiori possibilità di non ritornare alle sigarette tradizionali. Non sono emerse problematiche specifiche sulla sicurezza delle e-cig, né differenze significative nel rischio di patologie legate al fumo tra coloro che fumano e-cig e sigarette tradizionali, ma i risultati sugli ‘eventi avversi’ richiedono più tempo per poter essere considerati definitivi. “Per avere i risultati finali di questa ricerca si dovrà attendere il 2019 – spiega Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e tra gli autori dello studio – ma i dati pubblicati sono comunque di grande importanza, poiché ancora oggi, in tutto il mondo, vi sono scarsissime informazioni sulla sicurezza a 24 mesi delle e-cig, ed il dibattito scientifico è molto acceso. Nello specifico, da questo studio abbiamo a disposizione dati sulla sicurezza di 229 persone che utilizzano e-cig da almeno 24 mesi, mentre ad oggi il campione totale era inferiore a 100 soggetti”. Sostanzialmente, conclude Ricciardi, “lo studio conferma che la sigaretta elettronica può essere un’alternativa per gli ex fumatori per non tornare a fumare sigarette, ma la sua efficacia per smettere di fumare è minima. Inoltre, anche se vi sono state più irritazioni/infiammazioni alle vie aeree superiori tra coloro che fumano contemporaneamente sigarette elettroniche e tradizionali, non sono emersi gravi effetti collaterali per chi usa e-cig, un dato particolarmente importante”.

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