Roma, 1 apr. (AdnKronos Salute) – Un esposto alle Procure di Roma e Perugia per abuso di diritto e un’istanza al Procuratore generale presso la Cassazione perché le Sezioni unite si pronuncino “nell’interesse della legge” sulla sentenza del Tribunale dei minori, presidente Melita Cavallo, che ha concesso l’adozione di un bambino a due uomini tramite maternità surrogata e fecondazione eterologa all’estero. I due atti, sono stati depositati ieri da un nutrito gruppo di parlamentari dell’opposizione di centrodestra, fra i quali Carlo Giovanardi (primo firmatario) ed Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello (Idea) e Maurizio Gasparri (FI), che li hanno illustrati in conferenza stampa a Palazzo Madama. Ma ci sono le firme di Lega, Conservatori, Gal e anche di Roberto Formigoni (che però è di Area popolare, quindi in maggioranza).
Se in sede civile, quindi, si chiede una pronuncia volta a chiarire che la sentenza non fa precedente (pur non modificando il ‘giudicato’), in sede penale si chiede di verificare se nel comportamento della presidente Melito e dei giudici dei tribunali non siano ravvisabili estremi di reato, alla luce dell’ordinamento vigente (non modificato dal ddl Cirinnà che è ancora all’esame della Camera), e se non vi siano state negligenze o omissioni. “Almeno formalmente – ha detto Giovanardi – la stepchild è stata stralciata eppure il Tribunale dei minorenni ha stabilito che due uomini possono adottare un bambino da una madre surrogata e lo possono portare in Italia. Questo è contra legem. E il pm si era anche opposto”.
Rincara la dose Quagliariello: “La nostra – ha affermato – è l’iniziativa di estremisti che difendono lo Stato di diritto. Nel nostro sistema la grande libertà del potere giudiziario (più ampia che nel resto dell’Ue), è controbilanciata dal fatto che quel potere deve applicare le leggi approvate dal Parlamento che ha la centralità nel sistema. Qui siamo di fronte ad una giurisprudenza creativa che nemmeno fa riferimento a precedenti o a ordinamenti stranieri, ma solo all’opinione del giudice, che non viene nemmeno controesaminata in secondo grado. La verità -conclude con riferimento agli alfaniani di Ap – è che tra tante surroghe, noi stiamo surrogando chi, stando al Governo, si straccia le vesti contro l’utero in affitto, ma non opera di conseguenza”.
Per Gasparri “siamo in presenza di una vera e propria offensiva politica che usa la giustizia. E’ un uso politico della giustizia, sotto una veste diversa da quella che abbiamo conosciuto in passato. Abbiamo le stesse persone che, cambiando di ruolo, fanno le leggi, fanno le sentenze, fanno propaganda politica per le adozioni gay. Nel frattempo, la Commissione per le adozioni internazionali è di fatto bloccata e a presiederla è Silvia Della Monica, già senatrice Pd”.
Se il vice presidente del Senato ha paventato che si voglia “creare uno stato di fatto che porterà ad una rivoluzione antropologica e allo stravolgimento della natura”, Giovanardi ha ipotizzato un vero e proprio “collegamento” tra attori diversamente impegnati nell’attuazione di un disegno.
Roccella ha denunciato il carattere “razzistico” delle adozioni fatte all’estero, dov’è consentita la maternità surrogata: “Ci sono Paesi in cui è ammesso non solo scegliere il colore della pelle del nascituro, ma si possono avere garanzie sull’aspetto estetico e sul quoziente di intelligenza della madre biologica. Con la sentenza del Tribunale dei minorenni si legittima una pratica aberrante e razzista”.