Roma, 7 giu. (AdnKronos Salute) – Un semplice teste del sangue potrebbe aiutare i medici a prescrivere il giusto antidepressivo ai pazienti che hanno in cura, evitando così scelte che possono rivelarsi controproducente o dannose. Ricercatori italiani del King’s College di Londra hanno sviluppato questo esame che è in grado di prevedere con precisione se le persone che soffrono di depressione risponderanno ad un farmaco. Lo studio è stato pubblicato su ‘International Journal of Neuropsychopharmacology’.
“L’obiettivo – ha spiegato Annamaria Cattaneo, co-autore Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience del King’s College – è di aiutare i medici nell’arrivare il più vicino possibile ad un trattamento personalizzato”. “Spesso i pazienti – ha sottolineato al ‘Telegraph’ Carmine Pariante, autore principale dello studio e docente di Psichiatria biologica al King’s College – devono sopportare continui cambi di terapia farmacologica prima di arrivare al farmaco giusto per il loro disturbo. L’esame del sangue, a cui lavoriamo da 5 anni, impedirebbe questo metodo perché identifica subito se una molecola è o meno ‘a misura’ del paziente”.
Il test funziona misurando il livello di due sostanze nel sangue che sono marcatori di una infezione in corso. Quest’ultima – secondo molti studi – è la spia di una scarsa risposta dell’organismo agli antidepressivi tradizionali. Se i livelli superano una determinata soglia i medici potranno decidere di optare per molecole più complesse o combinandole con anti-infiammatori.