CATANIA – C’è anche un po’ di Sicilia nel prototipo di “Alba”, la carrozzina a guida autonoma, controllata in remoto e attraverso i comandi vocali, capace di trasportare pazienti da un punto all’altro di un ospedale, prendere l’ascensore e tornate da sola al suo posto. Il progetto della carrozzina “intelligente” Alba (Advanced Light Body Assistant) è in sperimentazione da pochi giorni al Presidio sanitario San Camillo di Torino.
Padre di “Alba” è Andrea Segato della Teoresi Group di Torino, capofila del team che ha portato avanti il progetto e nel quale ci sono anche St Microelectronics, Amazon Alexa, United technology Research center, Otis, Torino Wireless, R.Zenti, Twin Pixel. Oltre ad alcuni tesisti del Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica dell’Università di Catania.
L’elettronica della carrozzella “Alba”, infatti, è fondamentalmente tutta made in Etna Valley. «Siamo stati coinvolti nel progetto qualche anno fa – racconta Adriano Basile, Technical Marketing Manager di StM – e abbiamo studiato assieme a loro quali fossero le prerogative del progetto per capire quali piattaforme fornire. All’inizio eravamo convinti che si trattasse di un oggetto assimilabile a quelli di movimentazione in fabbrica, per il mercato industriale, ma lavorando con Teoresi abbiamo capito che dovevamo andare in un’altra direzione: poiché la carrozzina serve al trasporto di persone, c’era la necessità di soddisfare le classificazioni di sicurezza delle automobili. Pertanto abbiamo portato nel progetto le nostre piattaforme per l’automobile autonoma, che danno un elevato grado di sicurezza elettronica».
La tecnologia StM, una delle più avanzate in campo automotive, è dunque il cuore della carrozzina “Alba”. Per la realizzazione del prototipo, inoltre, la StM ha messo a disposizione i laboratori del sito di Catania, «l’hub logistico in cui – aggiunge Basile – si è proceduto allo sviluppo della parte elettronica e della meccanica. Poi, negli ultimi mesi, i test sono stati effettuati sul campo all’ospedale San Camillo di Torino». Dove la carrozzina affronta adesso i veri trial.
Intanto, Teoresi sta facendo nascere uno spin-off, “Alba Robot”, che avrà l’obiettivo di commercializzare questo sistema. Un successo a cui hanno contribuito anche alcuni laureati all’Università di Catania. «Collaboriamo con l’azienda torinese da tanti anni – spiega Giovanni Muscato, direttore del Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica dell’Università di Catania – attraverso studenti che hanno svolto da loro la tesi di laurea e spesso anche un’attività di tirocinio, principalmente nel settore automotive. Teoresi ha assunto più di cento nostri laureati negli ultimi anni. In particolare – aggiunge Muscato – abbiamo iniziato a parlare del progetto Alba nel 2016 sottoponendo anche un progetto di ricerca congiunto. Nel frattempo, da allora tre tesisti hanno lavorato sulle tecniche di navigazione, di localizzazione e di controllo del sistema Alba in collaborazione con STMicroelectronics».