Uno a Bordeaux, due a Parigi. Il triste record dei tre primi casi accertati in Europa, fa salire in Francia la febbre da coronavirus. Parola d’ordine della Ministra della sanità, Agnès Buzyn è “fare come con gli incendi”: risalire all’origine del contagio e circoscriverlo il più rapidamente possibile.
Prima misura: l’isolamento dei pazienti. Poi, come spiega il sindaco di Bordeaux, Nicolas Florian: passare al setaccio le persone con cui sono entrati in contatto. Una quindicina in totale, quelle contate nel caso del francese, qui ricoverato da giovedì: un 48enne che al momento sta bene – assicurano le autorità sanitarie – al pari della coppia originaria di Wuhan, ora in ospedale a Parigi. Tutti erano transitati dalla città cinese origine del focolaio e il timore, anche oltremanica, è che presto ne seguano altri.
Come anche in Italia e nel resto d’Europa, per il momento, si sono però contati solo casi sospetti. Al di fuori del contintente asiatico e della Francia, quelli confermati si limitano a due negli Stati Uniti e quattro in Australia. Washington ha avviato un’operazione per evacuare cittadini e diplomatici statunitensi da Wuhan. L’ambasciata a stelle e strisce li ha contattati, per organizzare il trasporto aereo che li riporterà negli Usa.
Quattordici città sono state isolate in Cina, a causa dell’epidemia di coronavirus che si sta diffondendo velocemente. 56 milioni di residenti non possono lasciare queste città, quasi la popolazione dell’Italia. La più grande metropoli è Wuhan dove, da questa domenica, non si potrà più circolare neanche in auto, eccezion fatta per veicoli governativi e shuttle speciali. Sì perché, come ha dichiarato il presidente cinese Xi Jinping, la “situazione è grave, data l’accelerazione dell’espansione del nuovo virus”, che ha già ucciso una quarantina di persone e ne ha infettate quasi 1.300.
Intanto Hong Kong ha dichiarato lo stato di emergenza. Lo ha annunciato la governatrice Carrie Lam, durante una conferenza stampa, nella quale ha presentato le misure per impedire la diffusione del virus. Nell’ex colonia britannica sono cinque i casi di contagio confermati. “Negli ultimi giorni ci sono state rapide evoluzioni in relazione al virus, come sapete”, ha spiegato la Lam. “È diventata una cosa seria e ha anche causato molta preoccupazione, molta ansia da parte della nostra società”.
E a Hong Kong, gli organizzatori dell’evento, hanno deciso di annullare la maratona, prevista a inizio febbraio. “La salute pubblica è la nostra massima priorità”, si legge nel comunicato. “Per sostenere gli sforzi del governo per la prevenzione dell’epidemia, l’organizzatore ha deciso di annullare la Standard Chartered Hong Kong Marathon, originariamente prevista per l’8 e il 9 febbraio”.
Venerdì sera sono arrivati a Wuhan, a bordo di un aereo dell’esercito, 450 medici militari, esperti in malattie respiratorie e infettive. Alcuni di loro hanno avuto esperienze nella lotta contro la Sars o l’Ebola. Nel frattempo le autorità cinesi hanno fatto sapere che verrà costruito nella città-focolaio un secondo ospedale, da 1.300 posti letti e che si aggiungerà all’altra struttura, in fase di costruzione, la quale dovrebbe essere pronta entro 10 giorni.
(da Youtube/euronews)