Al 22 aprile sono giunte in totale 11 segnalazioni che fanno riferimento a pazienti individuati in
diverse Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto), si legge nella circolare del ministero della Salute inviata oggi alle regioni, alle strutture sanitarie e ai medici, sui casi di epatiti acuta di natura non conosciuta. Solo due sono confermati e ad uno giudicato «possibile» è stato eseguito un trapianto. Una positività per Adenovirus o per SARS-CoV-2 è stata per ora riportata solo in 2 casi sospetti. «Il ruolo degli Adenovirus in queste forme ipotizzato in UK, non è però confermato».
Il ministero della Salute si affretta a sottolineare, dal momento che sta dilagando l'allarme, che «Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti COVID-19 e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune. Sebbene le indagini di laboratorio abbiano escluso in tutti i casi un’eziologia virale di tipo A, B, C, D ed E, le autorità sanitarie del Regno Unito considerano l’ipotesi infettiva la più probabile, dato il quadro epidemiologico e le caratteristiche cliniche dei casi. Sono state avviate, e sono in corso, anche indagini tossicologiche».
In una scheda dedicata alla vicenda, anche l’Ordine dei Medici, attraverso la pagina di domande e riposte da parte di esperti su varie questioni di salute «Dottore ma è vero che..?», in riferimento ad un eventuale nesso con il vaccino anti -Covid, sostiene che non ci sarebbe alcun legame tra i due aspetti.
«Nessuno dei bambini che hanno ricevuto diagnosi di epatite acuta nel Regno Unito nei giorni scorsi era stato vaccinato contro Covid-19». Nel focus si legge anche che è di queste ore l’allarme suscitato dalla segnalazione su Twitter della morte per epatite acuta di una persona di 82 anni avvenuta in Olanda, dopo la vaccinazione contro Covid-19. «L'allarme è giunto da un medico cardiologo statunitense noto per l’attività di disinformazione sui social media, come fa notare il sito The Dispatch. Ma anche in questo caso si tratta tipicamente di un caso di associazione tra due eventi in mancanza di una relazione di causa-effetto tra gli eventi stessi» si spiega.
"Definirla epatite misteriosa non fa bene. Si alimentano dietrologie e complottismi. Non c'è nulla di misterioso. Di virus in grado di causare epatite virale ne conosciamo tanti. E alla lista se ne possono aggiungere di nuovi", spiega l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, in un post su Facebook sui casi di epatite acuta registrati fra i bambini in Europa e Usa. "Si tratta di una forma di epatite da causa da accertare. Lo so, definirla misteriosa attira più attenzione. Ma la verità scientifica – sottolinea – non ha bisogno di attenzione mediatica. Ha bisogno di lavoro metodico e meno pressioni si fanno più è probabile che i risultati siano attendibili". L’invito dell’esperto, dunque, è "non chiamatela epatite misteriosa".
"Ci vuole tempo per definirne la causa e non è escluso che, come avvenuto spesso in passato, la causa resti indefinita. Bisogna aspettare e far lavorare gli esperti", chiosa ricordando che "Le agenzie di sanità pubblica internazionali hanno lanciato l’allarme a causa di un aumento di segnalazioni di epatite acuta in età pediatrica di probabile natura virale. L’allarme squilla per gli esperti. Per quelli che per mestiere devono indagare su fatti come questo che, udite udite, ne accadono di continuo".