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Cardiochirurgia pediatrica Taormina, incontri a Roma per scongiurare la chiusura

Lo scorso gennaio, il Governo nazionale, dopo numerose richieste, tra cui quella dell'on. Francesco Ciancitto, è riuscito ad assicurare una proroga, rispetto all’annunciata chiusura, che permette di mantenere il reparto fino al prossimo mese di luglio

Redazione La Sicilia

26 Marzo 2024, 17:45

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Cardiochirurgia pediatrica Taormina

L’obiettivo resta uno: salvare il centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Con questo scopo continuano gli incontri, a Roma, tra i principali attori interessati alla vicenda: il Ministero della Salute, i vertici dell’ospedale “Bambin Gesù” della capitale (dal quale dipende, gestionalmente, il centro taorminese) e l’assessorato alla Salute della Regione Siciliana.

Il polo di Taormina (in provincia di Messina), si trova all’interno dell’ospedale San Vincenzo e fa parte del Centro cardiologico pediatrico Mediterraneo. Nonostante sia il terzo centro di eccellenza in Italia, rischia di essere soppresso, in ottemperanza al Decreto Balduzzi, secondo il quale, la Sicilia, può avere solo una struttura di questo tipo.

La sua presenza, dunque, contrasterebbe con la nascita di un centro analogo a Palermo, ideato dalla Regione Siciliana, in collaborazione con l’ospedale “San Donato” di Milano.

Lo scorso gennaio, il Governo nazionale, dopo numerose richieste (tra queste quella dell’on. Francesco Ciancitto), è riuscito ad assicurare una proroga, rispetto all’annunciata chiusura, che permette di mantenere il reparto fino al prossimo mese di luglio.

Un risultato positivo solo parzialmente, da qui l’impegno proseguito con costanza del deputato Ciancitto, componente della commissione Affari sociali. «La scorsa estate, insieme al deputato regionale Giuseppe Zitelli – evidenzia Ciancitto – ho incontrato i genitori dei bambini ricoverati al centro di cardiochirurgia di Taormina e gli operatori sanitari che operano in reparto. Con loro ho preso un impegno preciso, rassicurato anche dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Dobbiamo far sopravvivere e far crescere le nostre eccellenze, soprattutto quando queste guardano alla salute dei nostri cittadini, non di certo possiamo pensare a chiusure. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa della interlocuzione per arrivare al salvataggio del reparto».

"Accogliamo con “controllato” ottimismo l’incontro a Roma tra i principali attori interessati alla vicenda, che ci vede da mesi in prima linea per il mantenimento della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina.
Finalmente il Ministero della Salute, i vertici dell’ospedale “Bambin Gesù” di Roma e dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, sono riusciti a sedersi l’uno di fronte all’altro", hanno dichiarato il Comitato dei genitori che si sta battendo per evitare la chiusura del reparto.

"Da mesi siamo costretti a dover difendere il diritto alla Salute dei nostri figli, dinanzi alla decisione della Regione Siciliana di chiudere la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, dopo l’apertura del Centro di Palermo. E questo nonostante la Cardiochirurgia di Taormina risulti essere uno dei centri di eccellenza italiani.

La chiusura era stata giustificata (sino ad oggi) per ottemperanza al Decreto Balduzzi, secondo il quale, la Sicilia, può avere solo una struttura di questo tipo.

Abbiamo però più volte evidenziato –anche con il supporto dei nostri legali- che tale Decreto in virtù della questione legata alla nostra Insularità e difficoltà infrastrutturali, può assolutamente essere bypassato, ed è previsto nella stessa Legge Balduzzi.

Dopo la protesta di qualche settimana fa sotto la Presidenza della Regione Siciliana, che ci ha permesso di essere ascoltati dal Capo di Gabinetto del Presidente Schifani, il dottore Sammartano, siamo finalmente arrivati al tanto atteso incontro tra tutte le parti a Roma.

Dell’esito di tale incontro ne apprendiamo notizia dall’onorevole Francesco Ciancitto – sempre vicino a noi genitori- che essendo tra l’altro in Commissione Salute alla Camera dei Deputati è in stretto contatto con il Ministro alla Salute, Schillaci.

Ci è stato dunque riferito che –finalmente- tutti convergono sulla necessità di mantenere aperta la Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina e che adesso si attuerà un tavolo tecnico per trovare le risorse economiche e risolvere le questioni tecniche.

Bene a nome di tutte le centinaia di famiglie del Comitato dei Genitori dei piccoli pazienti del CCPM, auspichiamo che finalmente si arrivi ad una decisione che possa dare a tutti noi, ai medici, agli infermieri e a tutti i dipendenti della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, una stabilità lavorativa e programmatica.

Dal canto nostro, in caso questo non avvenga, siamo pronti ad attuare anche azioni legali che tutelino il Diritto alla Salute dei nostri figli e di tutti i bambini cardiopatici .
Azioni che intraprenderemo in tutte le sedi opportune ove fosse necessario.

Auspichiamo quindi che oltre alle problematiche con cui combattiamo ogni giorno per le patologie dei nostri figli, che non ci costringano a dover combattere anche per ricordare loro il valore della nostra Costituzione che garantisce non solo il Diritto alla salute ma anche il Diritto di scegliere a chi affidare il cuore dei nostri figli!".