Dall’emergenza legata allo scoppio della pandemia, alle varie fasi del piano di vaccinazione in corso, senza tralasciare l’attività istituzionale ordinaria: la Farmacia dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro è in prima linea sin dall’inizio nella lotta al Covid. Un lavoro straordinario e impegnativo, spesso dietro le quinte. E se l’arrivo dei vaccini è stato il momento emotivamente più forte, perché inizio della svolta, il primo periodo ha riservato le maggiori difficoltà: l’acquisto e la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale e dei farmaci impiegati nelle terapie anti-Covid, anche quando scarseggiavano sull’intero territorio nazionale.
«L’aspetto più difficile in questa fase – afferma la dott.ssa Agata La Rosa, direttore dell’UOC di Farmacia – è stato l’approvvigionamento, atteso che tutti i fornitori aggiudicatari di gara per la fornitura di dpi non hanno più assicurato, nonostante gli ordini a norma e in base al capitolato, né i quantitativi né i prezzi di gara. Abbiamo quindi fatto ricorso a ordini sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, valutando ogni offerta anche di piccoli fornitori, al fine di garantire, nel rispetto delle norme e delle procedure, la sicurezza degli operatori coinvolti in prima linea, dal Pronto Soccorso ai servizi di Diagnostica, dalle Malattie Infettive alla Rianimazione. E ci siamo riusciti grazie all’impegno e al sacrificio di tutte le figure, di qualsiasi profilo, che afferiscono al servizio di Farmacia».
Superata questa fase, è sopraggiunta quella della vaccinazione. E anche in questa il ruolo della Farmacia è stato sin dall’inizio fondamentale nella conservazione delle fiale (quelle di Pfizer-Biontech richiedono condizioni particolari) e nella programmazione e gestione delle liste (per evitare sprechi di dosi). «Ma siamo stati coinvolti – aggiunge la dott.ssa La Rosa – anche nella gestione e nella preparazione del vaccino: siamo stati dotati di un laboratorio che, sotto cappa, permette di allestire le siringe, nell’immediatezza e nel rispetto delle caratteristiche del farmaco, con l’apporto di un infermiere tecnico di laboratorio per la preparazione e di una farmacista per il controllo di qualità, oltre alla supervisione per la conservazione, la ricezione e lo smaltimento dei flaconcini a fine giornata. Inoltre, in coordinamento con il personale medico, vigiliamo sulle procedure e sull’adesione al Piano Nazionale e alle circolari assessoriali sulle categorie aventi diritto, e naturalmente seguiamo la farmacovigilanza relativa a eventuali reazioni avverse».
Ma l’emergenza prima e la vaccinazione ora non hanno escluso la gestione di tutte le attività istituzionali. «Se ci riusciamo, è grazie al pieno e continuo sostegno della Direzione Strategica, a cominciare dal direttore generale dott. Salvatore Giuffrida e dal direttore sanitario dott.ssa Diana Cinà, e del Settore Provveditorato. Ma devo ringraziare tutto il personale che ha dimostrato grande spirito di solidarietà, collaborazione, professionalità e partecipazione: ognuno ha dato il massimo, senza guardare l’orario di lavoro o le festività», conclude la dott.ssa La Rosa.