CALTANISSETTA – E’ stato inaugurato stamane a Caltanissetta dal presidente della Regione Nello Musumeci, dall’assessore per la Salute Ruggero Razza, alla presenza del direttore generale dell’Asp nissena Alessandro Caltagirone, il nuovo complesso operatorio dell’ospedale Sant’Elia.
La struttura, di circa duemila metri quadrati, prevede otto nuove sale operatorie, annesse alla centrale di sterilizzazione. I differenti piani dell’edificio (da -1 a 3) sono concepiti per offrire ai pazienti i trattamenti più adeguati in base al livello di gravità della patologia, dice la Regione. Al piano terra il pronto soccorso, al primo piano la cardiologia con l’unità di terapia intensiva e i due laboratori di emodinamica. Al secondo piano, invece, sarà realizzata la nuova rianimazione. Il nuovo complesso operatorio comprenderà, inoltre, una ulteriore area con cinque posti letto di terapia intensiva post-operatoria.
«La burocrazia – ha detto il governatore – è lenta, qualche volta la politica è distratta e gli anni passano. Qui, invece, siamo riusciti a completare questo straordinario contenitore che metterà assieme il blocco e le sale operatorie per le diverse branche e discipline. Il personale medico e sanitario è di qualità, gli operatori lavorano con grande impegno e passione, mettendoci il cuore».
Per il presidente Musumeci, «il prodotto interno lordo viene determinato in parte dalla buona sanità. Se noi riusciamo a neutralizzare la mobilità passiva e, al contrario, fare in modo che nelle strutture sanitarie del Nisseno i pazienti possano arrivare per ottenere prestazioni di qualità, sarà una ricchezza per il territorio. Si attiva e si alimenta, infatti, quel circuito virtuoso che avviene in Lombardia, nel Vento, nel Friuli e in Emilia Romagna. Tutti dobbiamo lavorare perché ogni settore possa diventare eccellenza. Qui nel Nisseno non manca la qualità professionale, forse c’è una carenza strutturale a cui il mio governo sta tentando di porre soluzione e il Cefpas, che è contiguo all’ospedale, diventerà un grande centro di formazione ed eccellenza».
«Noi – ha concluso – siamo ottimisti perché pur essendo da 21 mesi al governo, siamo convinti che entro 5 anni daremo una spallata in positivo all’economia di questo territorio che non deve sentirsi più periferia ma protagonista e centrale».