Roma, 16 mag. (AdnKronos Salute) – Dormire la notte, durante i ricoveri in ospedale, per gli anziani rappresenta spesso un’impresa impossibile. Un disagio che porta con sé diverse controindicazioni. Prima fra tutte la somministrazione di sonniferi, farmaci che rischiano di avere effetti collaterali particolarmente negativi per chi è avanti con l’età. Un’équipe canadese dell’università del Québec a Rimouski (Uqar) ha misurato l’effetto di una brevissima formazione sul sonno degli anziani (solo 3 ore) rivolta agli infermieri.
Lo studio ha dimostrato l’efficacia della sensibilizzazione del personale infermieristico su un problema a cui, in generale, viene dato poco peso nell’organizzazione generale dell’ospedale. Dopo il breve corso, infatti, gli infermieri hanno rapidamente adottato strategie semplici per favorire il sonno dei degenti più anziani durante la notte: per esempio ridurre il rumore e la luminosità. Con un effetto immediato sulla diminuzione del ricorso a medicinali specifici.
La ricerca ha evidenziato che gli operatori non sono abituati a considerare il riposo notturno come un aspetto da salvaguardare a beneficio della salute generale del paziente. Ma il più delle volte è sufficiente focalizzare il problema, per favorire il cambiamento organizzativo.