Animali: studio, vaccinazione anti-afta ‘chiave’ contro povertà in est Africa
Roma, 6 ago. (AdnKronos Salute) – Mentre in Italia si è fatto molto acceso il dibattito sull’obbligo di vaccinazione nei bambini, uno studio su ‘Nature Ecology and Evolution’ evidenzia un beneficio ‘collaterale’ delle immunizzazioni negli animali. Un programma di vaccinazione basato sull’identificazione proattiva dei ceppi circolanti di afta epizootica nel bestiame potrebbe infatti alleviare la […]
Roma, 6 ago. (AdnKronos Salute) – Mentre in Italia si è fatto molto acceso il dibattito sull’obbligo di vaccinazione nei bambini, uno studio su ‘Nature Ecology and Evolution’ evidenzia un beneficio ‘collaterale’ delle immunizzazioni negli animali. Un programma di vaccinazione basato sull’identificazione proattiva dei ceppi circolanti di afta epizootica nel bestiame potrebbe infatti alleviare la povertà nell’Africa orientale, suggeriscono i ricercatori dell’Università di Glasgow guidati dall’italiana Tiziana Lembo e da Richard Reeve.
Si stima che l’afta epizootica in Africa provochi perdite da circa 2,3 miliardi di dollari l’anno. Sebbene le strategie di vaccinazione di massa contro l’afta epizootica siano state attuate in tutta l’Africa meridionale, il controllo della malattia è stato minimo nell’area orientale del continente, dove si sa poco della sua epidemiologia locale. Il team di Lembo e Reeve ha intervistato numerosi allevatori in Tanzania. Scoprendo che l’afta epizootica è una delle maggiori preoccupazioni della popolazione locale e che ha un alto onere economico: gli allevatori che si trovano a fare i conti con i costi delle epidemie nel loro bestiame spendono in genere circa il 25% in meno per la salute umana.
Testando il bestiame a caccia di un’esposizione a diversi ceppi del virus dell’afta epizootica, gli autori hanno poi scoperto che la malattia attraversa l’Africa orientale in lente ondate di ceppi virali specifici. Inoltre in quest’area è raro che il bestiame sia infettato dall’afta epizootica dei bufali selvatici, il che suggerisce che strategie di separazione tra bestiame e animali selvatici non saranno probabilmente efficaci.
I ricercatori concludono che la sorveglianza dei ceppi attualmente circolanti abbinata alla vaccinazione proattiva specifica potrebbe mitigare efficacemente l’impatto economico e sanitario dell’afta epizootica nell’Africa orientale. Incidendo sulla salute e sul benessere economico della popolazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA