Animali: ‘sedia a rotelle’ stampata in 3D salva tartaruga disabile

Di Redazione / 05 Maggio 2016

Roma, 5 mag. (AdnKronos Salute) – Una ‘sedia a rotelle’ creata grazie alla stampa 3D per aiutare una tartaruga disabile a tornare a camminare correttamente. Il problema del simpatico esemplare di oltre 20 anni erano due brutte ferite sugli arti posteriori. “Erano molto profonde e probabilmente conseguenti al morso di ratti – racconta all’Adnkronos Salute il veterinario Nicola Di Girolamo della Clinica per animali esotici di Roma – e la tartaruga è stata immediatamente medicata. E’ rimasta ricoverata per oltre un mese, ma, nonostante le cure, l’arto posteriore sinistro ha iniziato ad andare in cancrena. Quindi siamo stati costretti ad amputarlo. L’arto sinistro siamo riusciti a salvarlo impiegando la laserterapia oltre a bendaggi medicati”.
La tartaruga dopo l’amputazione non camminava più bene, perché le mancava uno dei punti di appoggio. E una testuggine che non si può spostare bene non riesce neanche a brucare le verdure e a esporsi al sole come dovrebbe per il suo benessere. “Abbiamo deciso quindi di contattare Massimo Mostosi della Orange Pixel – prosegue Di Girolamo – e pensato di provare qualcosa che non era mai stata fatta prima: creare con una stampante 3D un apposito supporto, un carrellino su misura, che si potesse agganciare alla tartaruga mediante delle calamite”.
“Volevamo fosse facilmente rimovibile, che avesse le ruote anche intercambiabili, e che non impedisse i movimenti della tartaruga. Tutto questo – dice – è stato possibile grazie a un calco di gesso eseguito sulla tartaruga e la successiva progettazione 3D del supporto. Con questa speciale stampante in 3 dimensioni abbiamo creato una sorta di ‘sedia a rotelle’ per la tartaruga, dandole la possibilità di tornare a camminare normalmente. La messa a punto della protesi non è stata facile, ci sono volute 4-5 sedute per far sì che il supporto fosse perfetto, ma il risultato finale è stato eccezionale: ora la tartaruga riesce a camminare senza difficoltà, e qualora dovesse non averne bisogno, il supporto si può rimuovere con una semplicissima manovra”, assicura l’esperto.

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