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Vittoria, perizia psichiatrica per il 34enne che incendiò la casa di famiglia. Nel rogo perirono la madre e la sorella

Il gip ha accolto l'istanza della difesa di Wajdi Zaouadi

Di Redazione |

E’ accusato di avere incendiato nella notte tra il 12 e il 13 giugno dello scorso anno l’abitazione di famiglia nel cuore del centro urbano di Vittoria. Rimasero uccise la madre Mariem Sassi di 55 anni e la sorella Samah di 34 anni. Wajdi Zaouadi, che si trova recluso in una sezione speciale del carcere di Siracusa, dopo la convalida del fermo a cui venne sottoposto a qualche ora dall’incendio, sarà sottoposto a perizia psichiatrica su richiesta di incidente probatorio da parte del difensore, l’avvocato Giovanni Ascone, che intende così sapere se il suo assistito era capace di intendere e di volere al momento del fatto e se è in condizioni di partecipare al processo.

Dal rogo si salvarono il padre Kamel di 57 anni e la sorella più piccola, la 19enne Omaimache che, tra l’altro, il giorno dopo avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità. Wajdi Zaouadi era stato già giudicato incapace di intendere e di volere in un altro procedimento penale, precedente a quello in corso e che lo aveva visto protagonista per una violenta resistenza a pubblico ufficiale. Dopo l’incendio, il giovane si era allontanato dai luoghi ed era stato intercettato dalla polizia vicino alla stazione degli autobus dove probabilmente si era recato per fuggire. Il gip, Gaetano Di Martino, ha accolto l’istanza del difensore e ha conferito l’incarico al professore Eugenio Aguglia, ordinario di Clinica psichiatrica all’Università di Catania. Le operazioni peritali vedranno la partecipazione dei consulenti della difesa, Salvatore Valvo, psichiatra, e Giuseppe Iuvara, medico legale. Le operazioni al via con accesso al carcere di Siracusa il 7 febbraio. Il titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Martina Dall’Amico. Il 10 aprile è prevista l’udienza davanti al gip nel corso della quale saranno escussi il prof. Aguglia che riferirà sull’esito della perizia, e i consulenti della difesa. Zaouadi deve rispondere di incendio doloso, omicidio, tentato omicidio, reati aggravati dai vincoli familiari, dalla crudeltà, dai futili motivi e dall’avere agito in circostanze tali da ostacolare la privata difesa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA