Vittoria, il giallo della scomparsa di Giusy Pepi e la speranza di ritrovarla

Di Giuseppe La Lota / 18 Novembre 2018

VITTORIA – A 32 giorni dalla scomparsa dalla moglie, Davide Avola è diventato uno dei volti più popolari della televisione pubblica e anche privata. Una gara fra giornalisti per averlo prima della concorrenza. Da “Chi l’ha visto” (Federica Sciarelli è stata la prima a lanciare la notizia della scomparsa nella sua popolare trasmissione) alla “Vita in diretta” a “Pomeriggio 5”, ai “Fatti vostri” (tralasciamo le tv private), il marito di Giusy Pepi, scomparsa da Vittoria il 15 ottobre scorso, rilascia interviste per appuntamento.

E ogni volta moltiplica gli appelli alla moglie perché si faccia viva, dica come sta e torni a casa per amore dei 5 figli che ha partorito. Appelli lanciati via etere ma rimasti finora nel vuoto. Neanche dalla sede del Commissariato si sbilanciano, in assenza di novità sulle indagini. Fino a prova contraria si indaga per allontanamento volontario della donna, ma non si escludono anche altre piste. Giusy Pepi è attualmente ricercata in tutto il territorio nazionale. Perché da quando il marito Davide Avola ha sporto denuncia alla Polizia, tutte le Prefetture, Questure e Comandi militari hanno ricevuto l’input ad avviare le ricerche.

Ogni giorno che passa, però, filtrano notizie che Davide Avola ritiene infanganti dell’onore della famiglia. “Non è vero che abbiamo picchiato Giusy, sono notizie che mettono in giro solo per gettare fango su di me e sui miei figli”. A sostenere la tesi di Davide è la cognata Maria Brancato, moglie del fratello di Giusy. “Non è vero che mia cognata veniva picchiata dal marito”.

Insomma, il caso Giusy Pepi rimane sempre un mistero. Il marito ammette con preoccupazione che la donna possa essere stata di nuovo avvicinata da persone con cui in passato ha avuto relazioni e che addirittura l’avrebbero anche indotta a prostituirsi per soddisfare la dipendenza dalla droga.

Il marito conferma di avere scoperto, tramite numeri di telefono, che mentre erano ancora insieme la moglie intratteneva relazioni con tossici che l’avrebbero indotta a prostituirsi. Notizie e indiscrezioni tutte al vaglio degli inquirenti che indagano, mentre Davide Avola ci tiene a ribadire: “La cerco per sapere come sta e per tranquillizzare i miei figli, ma se dovesse tornare io in casa non la voglio più.” 

L’altro aspetto misterioso sarebbe una telefonata di Giusy arrivata da Palermo quattro giorni dopo la scomparsa. Perché la donna, madre di 5 figli, di cui 4 ancora minorenni, non sente il bisogno di comunicare con qualcuno di sua fiducia, ammesso che non voglia più stare con il marito, per accertarsi delle condizioni dei figli? Un interrogativo inquietante che si presta a ogni interpretazione. “Chi è che appoggia Giusy?- si chiede la cognata Maria – a noi importa che stia bene da qualche parte, comunque libera di farsi la vita che vuole”.

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Redazione
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