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Vittoria e il ciclista morto perché falciato da un’auto, la difesa dell’indagato si riserva di richiedere l’incidente probatorio per l’espletamento dell’esame autoptico

Il pm ha dovuto revocare il conferimento dell'incarico che era previsto per oggi

Di Salvo Martorana |

Il pubblico ministero Ottavia Piccolo ha revocato il conferimento dell’incarico per l’esame autoptico previsto per le 15 di oggi per accertare le cause della morte del ciclista 46enne marocchino vittima di un incidente stradale avvenuto sabato sera sulla Statale 115 tra Vittoria e Gela. Il nuovo difensore dell’indagato, l’avvocato Salvatore Macrì del Foro di Gela si è riservato, infatti, di richiedere nel termine di 10 giorni l’incidente probatorio per l’espletamento dell’esame autoptico. Il pm ha pertanto dovuto annullare il disposto accertamento tecnico non ripetibile. Per accelerare i tempi, non è escluso che il pm a questo punto possa richiedere lei l’incidente probatorio. Nel frattempo la salma rimane in sequestro, all’interno della cella frigorifera. L’incarico per l’autopsia doveva essere affidato al medico legale Francesco Coco e Pietro Zuccarello, tossicologico forense presso l’Università di Catania. Dopo l’incidente i carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno deferito l’ automobilista, un gelese di 69 anni, per omicidio stradale e omissione di soccorso.

Secondo l’accusa l’uomo, mentre era alla guida della propria autovettura lungo la Ss 115 in direzione Vittoria-Gela, ha investito il conducente di una bicicletta, un 46enne marocchino senza fissa dimora, deceduto sul colpo a seguito dell’impatto. I fratelli della vittima hanno nominato l’avvocato Massimo Garofalo quale difensore di fiducia in vista di una futura costituzione di parte civile. Secondo quanto riferito dai carabinieri di Vittoria, l’uomo era a bordo di una bicicletta quando è stato investito da un’auto. Il conducente, che in un primo momento ha proseguito la sua marcia a bordo di un’auto Peugeot, si è presentato in caserma poco dopo ed è stato ascoltato dai militari. Secondo quanto ha riferito ai carabinieri, l’automobilista si sarebbe accorto di aver colpito qualcosa durante la marcia ma non avrebbe capito subito che si trattava di un uomo per via del buio e quindi inizialmente non si è fermato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA