Erano circa le 21.30 di domenica 5 marzo quando i due ragazzi, dopo essersi avvicinati alla vittima, lo hanno preso a calci e pugni scaraventandola a terra per poi rubare il cellulare, un paio di occhiali da sole e pochi euro in contanti. Erano bastati pochi attimi ai giovani rapinatori per razziare il malcapitato con velocità e freddezza e darsi quindi alla fuga procurandogli, così come accertato dal Pronto soccorso del locale nosocomio un “trauma cranico e trauma contusivo alle ginocchia”, giudicati guaribili in cinque giorni.
Le testimonianze di alcune persone e le telecamere di alcune abitazioni presenti nella zona dove era stato commesso il delitto avevano permesso agli inquirenti di delineare le fattezze somatiche dei presunti responsabili. Contemporaneamente è stata avviata un’ attività di indagine con il supporto dei moderni mezzi tecnici. Inoltre, grazie anche ai più consueti metodi d’indagine, gli investigatori sono riusciti a ricostruire i momenti salienti, fondamentali per definire l’impianto probatorio: è stata così individuata la baby gang responsabile della violenta rapina. Il 16enne e il 17enne si trovano ora presso L’Istituto penale per minorenni di Catania-Bicocca.
L’indagine, tra l’altro, non si ferma qui. I carabinieri infatti sono al lavoro per accertare eventuali collegamenti e responsabilità dei due in altri episodi analoghi avvenuti nel territorio. I due, in esecuzione ad altrettante misure di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale per i minorenni di Catania su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative, sono stati accompagnati all’Istituto penale per i minorenni che ha sede a Catania.
L’ultima rapina commessa da una baby gang a Vittoria risale al 2013 quando due ragazzi di 16 anni ed una ragazza di 20 avevano scippato, in pieno giorno, una donna di 84 anni che percorreva a piedi via Como. La donna era stata strattonata violentemente da uno dei tre e, poiché non mollava la presa, era stata trascinata verso la strada per alcuni metri, per poi cadere a terra, a faccia in giù. La donna era quindi rimasta a terra, senza dare segni di vita. A quel punto un altro dei malviventi, invece di desistere, si era avvicinato alla signora e le aveva strappato via la borsetta. In quel caso tutta la scena era stata ripresa da una telecamera di video-sorveglianza privata presente nella zona e le immagini avevano fatto il giro della città, provocando indignazione e rabbia per il modo in cui i tre avevano agito senza minimamente manifestare rimorso o pietà per la vittima. L’anziana vittima era stata ricoverata all’ospedale di Vittoria. I sanitari del pronto soccorso le avevano riscontrato un trauma cranico facciale con ferite lacero contuse alla fronte e lussazione della spalla, per un mese di prognosi.
Cinici e violenti. Un telefonino, un paio di occhiali da sole e pochi euro. Questo il magro bottino che è costato ad una giovanissima vittima di 13 anni un trauma cranico e trauma contusivo alle ginocchia, giudicati guaribili in cinque giorni. A sconvolgere è però soprattutto la giovanissima età degli aggressori, praticamente coetanei della vittima. Sulla loro identità i militari non hanno rivelato molto per tutelarli, dato che anche loro sono minorenni.