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Violenza sessuale e maltrattamenti, assolto a Ragusa un albanese

L'uomo di 42 anni ha visto chiudere il processo a suo carico dopo cinque anni

Di Redazione |

Un albanese di 42 anni è stato assolto dai reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia con l’aggravante di averli commessi in presenza dei figli minori. Per l’accusa i maltrattamenti si sono registrati il 26 dicembre 2018 a Ragusa; la vittima, una donna albanese di 37 anni, in quella data rimediò la rottura del setto nasale. La violenza sessuale risale al giugno di 5 anni fa. Davanti al collegio del Tribunale di Ragusa, è stata sentita la persona offesa (che non ha confermato le accuse) e un teste della Procura. A seguito dell’istruttoria, l’avvocato difensore Biagio Marco Giudice ha rinunciato all’esame dell’imputato e ai testi citati per concludere immediatamente. Il pubblico ministero Monica Monego ha chiesto l’assoluzione dal reato più grave, ovvero avere costretto la moglie ad atti sessuali contro voglia e la derubricazione dei maltrattamenti in percosse e minacce, non procedibili con la legge Cartabia visto che la persona offesa aveva rimesso la querela. La difesa ha chiesto l’assoluzione da entrambi i capi d’imputazione perché il fatto non sussiste. Tesi accolta, dopo la camera di consiglio, dal Tribunale (presidente Francesco Paolo Pitarresi, a latere Andrea Reale e Gemma Occhipinti). I giudici hanno pronunciato sentenza assolutoria da entrambi i capi perché il fatto non sussiste, fissando in novanta i giorni per la motivazione.

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