Vertenza Spm a Modica, l’assessore Viola: “Smentisco la Cgil”

Di Redazione / 14 Dicembre 2023

“Quanto dichiarato e riportato sulla stampa lo scorso 2 dicembre, da un esponente del sindacato, a proposito del personale della SpM dopo la proclamazione dello stato di agitazione, necessita di verità rispetto ad una serie di notizie che non corrispondono ad essa”. Lo sottolinea l’assessore alle Partecipate del Comune di Modica, Saro Viola, contestando le dichiarazioni della Camera del lavoro locale.

“A cominciare – aggiunge Viola – da quando il sindacalista asserisce che siano sette le mensilità maturate e non ancora corrisposte ad inizio dicembre. Non è vero perché, nei fatti, il 4 di luglio questa amministrazione ha pagato lo stipendio di maggio, il 9 agosto ha corrisposto la 14esima mensilità, nella stessa giornata ha corrisposto la mensilità di giugno, il 7 settembre la mensilità di luglio e il 7 novembre la mensilità di agosto. Entro Natale, poi, saranno altre due le mensilità che corrisponderemo in modo da arrivare a solo tre mensilità di arretrato. Il sindacalista, poi, riferisce che l’amministrazione avrebbe convocato l’1 dicembre tutto il personale SpM senza sindacati, parlando di ‘procedura irrituale che rileva un comportamento antisindacale’. Non è vero che questa amministrazione ha convocato il primo giorno di dicembre il personale della Servizi per Modica quando invece è vero che è stato lo stesso personale a chiederci espressamente un incontro senza rappresentanza sindacale e noi ne abbiamo preso atto ed abbiamo parlato con loro”.

“Il sindacalista – ancora Viola riferendosi al segretario cittadino della Cgil, Salvatore Terranova – omette poi di dire che al momento delle dimissioni dell’ex sindaco, Ignazio Abbate, sono state pagate le cinque mensilità arretrate ai dipendenti SpM, al punto che a giugno 2022, i lavoratori erano in perfetta linea con il pagamento delle spettanze. Nel periodo della gestione commissariale dell’ente, chi gestiva i fondi destinati alla SpM ha scelto di non pagare dicembre 2022, gennaio 2023 e febbraio 2023, dando precedenza ad altre scadenze. La ‘colpa’ di ciò, come è ovvio che appaia anche al sindacalista, non dipende dall’attuale amministrazione. Tanto dovevo per amore di verità che, chi fa sindacato, dovrebbe avere al centro di ogni sua parola, di ogni suo pensiero e di ogni sua azione”.

Pubblicato da:
Giorgio Liuzzo