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Sud chiama Nord e la discarica provinciale di Ragusa: “A Lanzagallo il vincolo resta di tre chilometri”

Monaca: "Nessun rischio per il sito nonostante la norma abrogata all'Ars"

Di Redazione |

Troppa confusione è stata fatta dopo l’ultima seduta dell’Ars che ha anche riguardato le abolizioni di alcune distanze minime per la realizzazione degli impianti di rifiuti dai centri abitati. La prima certezza è rappresentata dal voto contrario espresso dal movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca, insieme ai gruppi di Pd e m5S. La seconda notizia, soprattutto in una provincia di Ragusa a forte vocazione turistica, agricola e naturalistica, è rappresentata dalla certezza che l’abrogazione ha a che vedere soltanto con quelle aree dei centri abitati configurabili come zone artigianali o industriali e non ha nulla a che fare, invece, con le zone E, cioè quelle destinate a uso agricolo. In questo caso, infatti, il divieto di almeno tre chilometri continua a rimanere vigente, anche per l’area di contrada Lanzagallo tra Ispica e Pozzallo. L’on. Pippo Lombardo del gruppo deluchiano all’Ars che, tra l’altro, in qualità di componente della IV commissione Ambiente, territorio e mobilità ha avuto modo di seguire in maniera dettagliata e approfondita tutto l’iter in questione, dice: “Abbiamo tentato in tutti i modi di non far tornare il governo sui propri passi quando a luglio scorso propose e approvò l’applicazione dei limiti previsti dal comma 3 dell’art. 17 della L.R. 9/2010 e s.m.i. a prescindere dalla classificazione urbanistica, con una proposta di buon senso, da condividere con tutta la commissione, e cioè applicare le distanze solo per i rifiuti non urbani, ma il governo non ha voluto ascoltare nessuno”. “Fermo restando – continua Lombardo – che il limite dei tre chilometri dai centri abitati non è mai stato messo in discussione, né a luglio e né tanto meno adesso con l’abrogazione sempre fatta dal governo nell’ultima norma finanziaria”. 

 “Nel caso specifico di contrada Lanzagallo, perché era questo, ovviamente, il riferimento del sindaco di Pozzallo intervenuto nei giorni scorsi sulla materia – precisa il consigliere comunale di Ispica, Paolo Monaca (nella foto sopra da sinistra con De Luca e con l’on. Lombardo) – il vincolo dei tre chilometri resta tutto, visto che il sito ricade in zona agricola. Nessuna abolizione, dunque, potrà essere presa in considerazione alla luce della modifica normativa. Piuttosto, siamo ancora in attesa di conoscere, sia da parte del sindaco di Pozzallo, quanto dai sindaci di Ispica e di Modica, se e quando formalizzeranno, così come avevano annunciato tempo addietro, i rispettivi ricorsi al Cga Sicilia avverso l’ipotesi dell’individuazione della nuova discarica provinciale in contrada Lanzagallo situata tra Ispica, Pozzallo e Modica. Speriamo che questa comunicazione possa essere data presto alla collettività visto e considerato che i termini ultimi per la presentazione del ricorso in questione si avvicinano. Ci auguriamo, insomma, che, a differenza di quanto accaduto stavolta, nelle prossime occasioni ci si adoperi per verificare quelle notizie che potrebbero rilevarsi non del tutto fondate. In ogni caso, noi di Sud chiama Nord, visto che avevamo avuto modo di approfondire la materia, siamo qui a interloquire con i rappresentanti istituzionali, come il sindaco di Pozzallo, per confrontarci, qualora lo richiedessero, e fornire le informazioni il più possibile veritiere nel rappresentare reali risposte alla collettività nell’ambito di una questione come questa estremamente delicata per la salute pubblica e per la prospettiva di sviluppo agricolo, turistico e di valorizzazione ambientale di un intero territorio”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA