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“Sfiducia ad Aiello? Errore da matita blu”

Il deputato regionale dice la sua sul delicato momento politico di Vittoria

Di Marco Sammito |

Francesco Aiello viene eletto per la settima volta sindaco di Vittoria il 25 ottobre del 2021 ottenendo il 56 per cento delle preferenze rispetto al rivale, Salvo Sallemi, oggi senatore di Fratelli d’Italia. Passati 24 mesi da allora è scattata, a termine di legge, la proposta di una mozione di sfiducia. In due anni di governo sono accaduti fatti imprevedibili allora. Tre assessori che lasciano, dirigenti che rinunciano alla gestione amministrativa. Il sindaco perde la sua maggioranza in Consiglio, ben cinque consiglieri su quattordici che lo mettono all’opposizione in aula. Il quadro? Un sisma politico amministrativo.L’on. Nello Dipasquale, leader del Pd e consulente politico del primo cittadino di Vittoria sintetizza così lo stato delle cose: «Dopo qualche anno di amministrazione, quello che sta accadendo a Vittoria appartiene non dico alla normalità della politica ma valuto che siamo nella norma. Ne ho visti di assessori avvicendarsi con maggioranze che mutano. Ho imparato che non è facile andare dietro le ambizioni personali. Le legittime aspettative in politica poi danno origine a questioni non gestibili».

«Aiello – ancora l’on. Dipasquale – ha preso per mano una situazione catastrofica a seguito di tre anni di commissariamento. Una città ferma che sta rimettendo in moto. Questa è la nostra opinione.Valuto che prima di sfiduciare un sindaco eletto democraticamente ce ne vuole. Esiste ed è normato ed è uno strumento che può essere utilizzato dalla politica anche se lo ritengo sempre sbagliato: è un sindaco eletto che lavora e non ha compiuto fatti gravi tali da giustificare una mozione di sfiducia.Sono situazioni che non appartengono alla sfera amministrativa, bensì a quella umana».

Non credo possa valutarsi un fatto routinario tutto quello che è accaduto in questi due anni: il quadro politico amministrativo di oggi ha del traumatico. Ecco, lei parla di fatti che anziché alla politica appartengono al dato umano. Vogliamo essere più precisi?«Si tratta di quelle ambizioni non realizzate, di desideri non ancora esauditi, l’incomprensione che sussiste nelle relazioni umane così come avviene in famiglia.E dico a maggior ragione dove c’è la gestione di un potere. E lì che è più facile trovare lo scontro laddove la politica dovrebbe portare la ricerca della sintesi e non sempre è possibile raggiungerla.Ed è la ragione per la quale ciò che è avvenuto non mi scandalizza».

Il 23 ottobre scorso lei ha presenziato ad una riunione alla presenza del primo cittadino, degli assessori, dei consiglieri comunali, oggi di minoranza, per individuare un percorso utile a superare questa fase critica che peraltro sta determinando conseguenze economiche in danno all’ente con la mancata approvazione degli strumenti finanziari. La risposta è stata la redazione di una mozione di sfiducia che porta la firma di quattordici consiglieri chiudendo nei fatti ogni possibilità di dialogo.«La verità è che noi abbiamo avuto un incontro per fare il punto della situazione del rapporto con la nuova maggioranza dove figura un presidente del Consiglio comunale che è stato votato dalla maggioranza precedente e questo si chiama tradimento. Quando si viene eletti in un ruolo e poi si cambia posizione si dovrebbe rimettere il mandato come ho fatto io in tempi diversi. Tutti abbiamo detto, sindaco compreso, di avviare una via utile per verificare se ci sono le condizioni per riprendere un percorso da fare insieme in termini di dialogo. È singolare che appena il sindaco dà notizia di questa iniziativa, la reazione dall’altra parte è stata di una chiusura totale. Alla città non serve una mozione di sfiducia ma solo di essere governata».

E, dunque?«Il tutti a casa è un epilogo non sperabile, non per Aiello ma per la città. Non so se al suo posto io sarei riuscito a durare due anni. Ha svolto sinora un’opera titanica rispetto a ciò che ha trovato. La sua grande attività ha rimesso in moto la città. Aiello ha quella sana “aggressività” per amministrare una città complessa come Vittoria».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA