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Scicli, la Don Milani celebra il 25 novembre

Proiettato il film di Paola Cortellesi "C'è ancora domani"

Di Redazione |

Nell’ambito delle iniziative promosse sull’educazione ai diritti, l’istituto comprensivo “Don Milani” di Scicli ha celebrato significativamente la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999. 

Un tema tanto drammatico, che purtroppo continua ad essere di bruciante attualità, con ricadute forti sulle sensibilità delle alunne e degli alunni, pretende un coinvolgimento attivo di tutte e di tutti. Ed a questo ha mirato la matinée al Cinema Italia di Scicli, destinata a tutte le classi della Secondaria, con la proiezione dell’intenso film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, ieri, in anticipo di un giorno rispetto alla data mondiale. 

Dopo la visione del film la scuola ha organizzato un incontro formativo sul tema, realizzato in collaborazione con La Casa delle Donne di Scicli. Sollecitati dalle parole della dirigente scolastica Carmela Paolino e adeguatamente preparati da tutti i docenti, le ragazze e i ragazzi hanno viaggiato prima lungo le suggestioni della settima arte riguardanti la violenza di genere, che non interessa solo la vittima ed il suo carnefice, ma si allarga dolorosamente nell’ambito domestico, nelle relazioni affettive, in contesti tanti comunitari. 

Il film di Paola Cortellesi, civile, forte pur nella sua intelligente ironia, condotto in una recitazione magistrale degli attori, continua a mietere consensi di pubblico e critica: è stato questo l’avvio della mattinata, calata storicamente nel 1946, con la svolta epocale del diritto al voto per le donne italiane, e commemorativa di quel 25 novembre 1960, quando le tre sorelle “mariposas”, Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, esempio storico di attivismo e coraggio, vennero torturate e uccise dai sicari di Trujillo, nella Repubblica Dominicana. 

Interessanti e mirati gli interventi delle attiviste della Casa delle Donne di Scicli, tutte operatrici Cav (Centro Anti Violenza), ovvero della presidente Melania Carrubba, che ha illustrato la tematica, della psicologa Teresa Ferraro, che ha intavolato un dialogo con gli studenti sulle dinamiche intime dei personaggi, della dottoressa in Giurisprudenza Josephine Statello, che ha voluto inquadrare il tema nei suoi aspetti giuridici, normativi. 

Una giornata importante di scuola fuori dalle mura del nostro istituto, foriera di tante riflessioni e, ne siamo certi, della promozione del superamento della cultura patriarcale, della sopraffazione fisica e psicologica di genere. 

Ad accogliere simbolicamente la scuola, due scarpe rosse, rappresentative della battaglia contro i maltrattamenti e i femminicidi, e, creazione della maestra Irene Conti, la Pigotta Unicef dedicata alla Giornata, Pigotta chiamata affettivamente Giulia, in onore di una ragazza la cui storia ha di recente straziato profondamente i cuori di piccoli e di adulti. La Pigotta Unicef Giulia dice “No violence” e oggi è ideale testimonial della Don Milani, attestata da anni come “Scuola Mim Unicef Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”, dunque impegnata nella lotta agli stereotipi di genere e nella protezione dei minori da ogni forma di violenza e di discriminazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA