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Scicli, famiglia nel mirino di un piromane: tre anni di persecuzione

Di Redazione |

SCICLI  – Auto in fiamme nella notte a Scicli, nel ragusano. In fumo è andata la Nissan Micra di una donna, sorella della titolare di un salone di parrucchiera dato alle fiamme due settimane fa in via Enrico Fermi, nei pressi della centralissima Via Colombo. La donna avrebbe riconosciuto il piromane, si tratterebbe dello stesso che aveva incendiato l’attività della sorella.

All’uomo, 37 anni, di origini tunisine, era stato applicato il trattamento sanitario obbligatorio ed era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Arezzo di Ragusa. Ma avrebbe lasciato l’ospedale e dato alle fiamme l’auto della donna. La figlia della proprietaria dell’auto data alle fiamme ha raccontato che la persecuzione dura da tre anni, da quando l’uomo è stato licenziato dall’azienda agricola di proprietà di una terza sorella.

Tra l’altro l’uomo sabato scorso ha tentato di incendiare il portone di un appartamento in via dei Lillà e, comunque, stando a quanto raccontato da alcune persone, da qualche settimana si aggirava in paese dando l’impressione di essere incontrollabile. La settimana scorsa il 37enne aveva messo scompiglio anche in un supermarket creando panico, preoccupazione e paura tra i presenti. Ai carabinieri della tenenza di Scicli, che già lo avevano tratto in arresto alcune settimane fa per aver tentato di rubare all’interno di un appartamento approfittando dell’assenza dei proprietari, avrebbe detto di non conoscere nemmeno la sua identità. I militari hanno così disposto la procedura del Tso con il ricovero dell’uomo di origini tunisine presso il reparto di psichiatria dell’ospedale Arezzo di Ragusa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA