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Sbarco Pozzallo, tutti in quarantena per coronavirus migranti Ocean Viking

Di Redazione |

POZZALLO (RAGUSA) – Quell’ultimo miglio verso la fine degli stenti per la traversata in mare lo dovranno trascorrere per due settimane in stato di quarantena nell’hotspot di Pozzallo «al fine di assicurare – afferma il Viminale – adeguate misure di prevenzione» contro i rischi di coronavirus, poi saranno trasferiti immediatamente nei luoghi previsti. E’ la sorte dei 276 migranti arrivati sull’Ocean Viking, di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere che nei giorni scorsi li aveva soccorsi in tre operazioni, al largo della Libia. Anche il comandante della nave, il norvegese Kornelius Baade, resterà «isolato» dentro l’imbarcazione, insieme al suo equipaggio, per il periodo di quarantena stabilito dalle autorità sanitarie.

Dall’ong viene espresso: «sollievo per le persone soccorse questa settimana, nel sentire che l’Italia è stata assegnata come porto sicuro». Tra i migranti vi sono 195 uomini, 14 donne e 65 minori. Cinque alla fine quelli trasportati in ospedale. Per tre uomini con problemi respiratori (uno con una sospetta tubercolosi) ricovero direttamente nella divisione ‘Malattie infettivè dell’ospedale Maggiore di Modica senza transitare dal pronto soccorso, mentre, per una donna con problemi ginecologici e un uomo con una frattura pregressa, degenza sempre in quel nosocomio. Lo sbarco si è svolto fino al pomeriggio con un rigido cordone e tutti gli operatori sanitari venuti in contatto con i migranti hanno operato con le tute e le mascherine. “A bordo della Ocean Viking non c’è alcun caso sospetto di coronavirus», afferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, per prevenire psicosi immotivate: «è normale precauzione, ma per favore non creiamo inutili allarmismi perché sappiamo tutti che il virus non arriva dall’Africa», dice. Ma nello stesso tempo per evitare ogni possibile contagio sono scattate le misure di sicurezza. «Ho preteso un rafforzamento della salvaguardia igienico-sanitaria alla luce della situazione contingente di diffusione del coronavirus – rende noto il sindaco – Oltre a ciò, ho richiesto ed ottenuto che sia predisposta, attorno al centro di accoglienza, una intensa vigilanza delle forze dell’ordine per impedire ogni possibile forma di contatto con l’esterno e qualsiasi uscita non autorizzata di migranti».

Le autorità, inoltre, avranno cura di mettere in atto ogni protocollo di protezione sanitaria, anche maggiore a quanto stabilito a livello nazionale, in modo da evitare qualsiasi contaminazione da interferenza con gli operatori addetti all’assistenza dei migranti. «Siamo impegnati – afferma Ammatuna – a prevenire ed eliminare qualsiasi pericolo minacci l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana e per raggiungere questi obiettivi confido nella collaborazione di tutta la cittadinanza, sulla cui disponibilità non nutro alcun dubbio». Sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci: «Questa misura preventiva indispensabile della quarantena varrà, ovviamente, per Lampedusa e per Messina». L’assegnazione del porto siciliano per lo sbarco è fortemente criticata dal senatore Maurizio Gasparri (Fi). «La decisione di fare sbarcare altri clandestini in Italia è assurda, inconcepibile, inaccettabile, irresponsabile – dice – La politica dei porti aperti è sbagliata comunque e in ogni caso. Indipendentemente dall’emergenza di questo periodo. Basta sbarchi, basta clandestini, basta Medici senza frontiere che aiutano i trafficanti di persone».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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