Salvini contestato anche a Vittoria e sulla tragedia dei cuginetti: «Qui c’è un’omertà bestiale»

Di Redazione / 12 Agosto 2019

VITTORIA (RAGUSA) – Dopo quelli di Catania e Siracusa al ministro dell’Interno Matteo Salvini, sono toccate le contestazioni di Vittoria dove, davanti al municipio, è stato osteggiato da alcune decine di persone. All’uscita dal Palazzo di città i manifestanti hanno insultato il leader della Lega urlando «sciacallo», come era già avvenuto ieri a Catania. Salvini, subito dopo si è recato in casa dei genitori dei due cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, travolti e uccisi, lo scorso 11 luglio, da un Suv mentre giocavano davanti al portone di casa.

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«Mi meraviglio che questa città non abbia saputo rispondere con atti di legalità e di collaborazione, tenendo invece un profilo omertoso, di fronte ad una tragedia del genere compiuta da un folle omicida, drogato che con un’auto potente andava a 160 km all’ora in pieno centro». «Ho trovato paura, complicità, omertà. Qui è bestiale. Bisogna dare coraggio a chi rispetta le leggi. C’è da portare via le ultime mutande a questi delinquenti». 

«Mi vergogno per chi lo ha messo al mondo e per chi lo protegge questo infame. Mi fa schifo e ringrazio tutti coloro che sono in trincea per denunciare questi episodi di violenza e questa tracotanza». «Ha dato una coltellata a un uomo davanti a 50 persone – ha aggiunto Salvini – un mese prima e nessuno ha avuto il coraggio di denunciarlo. Ecco, sono qui per dare coraggio a queste persone». 

Salvini ha detto ai cronisti di avere consegnato ai genitori dei due cuginetti una medaglietta della Madonna di Medjugorje. «Magari non faremo miracoli, ma ho promesso a papà e mamma di Alessio e Simone che ci sentiremo giornalmente e sarò spesso a Vittoria». «Tornerò a Vittoria portando in dote qualche poliziotto in più – ha aggiunto Salvini – ma nella coscienza della gente non posso entrarci». Salvini ha chiarito ai cronisti che in Municipio è venuto da ministro dell’Interno ed ha incontrato i vertici delle forze dell’Ordine mentre a rendere visita ai genitori di Alessio e Simone «l’ho fatto come un papà che ha un figlio».

«Della crisi di governo parlerò nel pomeriggio. Per ora è il momento del dolore e del rispetto», ha detto il vice premier e leader della Lega che è appena ripartito da Vittoria verso l’aeroporto di Catania, dove prenderà un aereo per fare rientro a Roma.

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