Ragusa – La Squadra Mobile di Ragusa ha fermato per estorsione e lesioni aggravate, Raiol Bahia Christyan Cezar, nato in Brasile, 31 anni, domiciliato a Milano.
La scorsa notte, gli agenti della Squadra Volanti sono intervenuti in Corso Vittorio Veneto per una segnalazione di lite in strada. Gli agenti giunti sul posto non constatavano quanto segnalato e continuavano il proprio servizio di controllo del territorio. Dopo pochi minuti il Pronto Soccorso informava la Polizia che un giovane era stato ferito al braccio da un fendente, probabilmente da una coltellata. La Volante si recava al pronto soccorso per interrogare la vittima che forniva una versione dei fatti confusionaria, come se volesse omettere di raccontare la verità. Informata la Squadra Mobile veniva dato avvio alle indagini in modo tempestivo.
Già sin dalle prime ore del mattino, gli investigatori, grazie a quanto raccontato dalla vittima agli agenti della Volante, riuscivano ad individuare il sospettato autore del reato. La Squadra Mobile indirizzava i sospetti subito su alcuni soggetti già oggetto di investigazioni in ordine alla prostituzione e così effettivamente è stato. Le indagini hanno quindi permesso di ricostruire l’intera vicenda e sottoporre a fermo di Polizia Giudiziaria il cittadino brasiliano.
Un giovane cliente ragusano aveva contattato il brasiliano per consumare un rapporto sessuale in un basso del centro storico del capoluogo ibleo. Una volta all’interno dell’appartamento, il transessuale aveva chiesto un “regalino” prima di consumare il rapporto sessuale ma il denaro ceduto a dire del brasiliano era troppo poco ed ha chiesto ancora denaro. Il giovane non aveva altro e quindi ha chiesto la restituzione della somma e di andare via. Per tutta risposta il brasiliano ha trattenuto il denaro, il cellulare ed ha aggredito il giovane rimasto inerme. Alle continue richieste di restituzione del denaro e del cellulare, il trans ha colpito con schiaffi prima e con fendenti dopo la vittima che sanguinante è uscita da casa.
Un amico del fermato che dormiva in un’altra stanza dell’appartamento ha dato aiuto alla vittima facendo recuperare il telefono al giovane che subito dopo è fuggito via. La vittima si è poi recata al pronto soccorso per la ferita al braccio.
Il giovane aveva riferito al medico di essere stato rapinato da due extracomunitari incontrati per strada, dichiarazione mendace per evitare la vergogna di dover raccontare l’intera vicenda. Le indagini hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, anche con la collaborazione dell’amico del fermato che ha reso dichiarazioni congruenti con quanto poi dichiarato dalla parte offesa. Quest’ultimo una volta negli uffici della Squadra Mobile ha raccontato quanto realmente accaduto permettendo di assicurare alla giustizia un soggetto che per poche decine di euro non ha esitato a ferire gravemente un cliente per far omettere a questi di richiedere la restituzione del denaro.