La Prefettura di Ragusa ha ospitato una riunione, anche da remoto, tra i componenti dell’osservatorio per l’attuazione del protocollo d’intesa volto a prevenire la dispersione scolastica e la devianza giovanile e ad assicurare la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali.
Presenti, tra gli altri firmatari del protocollo, il presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, Roberto Di Bella, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, Carla Santocono; il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Monica Monego; il commissario capo Rosalba Capaccio della Questura di Ragusa e Viviana Assenza dell’area rerritoriale di Ragusa dell’Ufficio scolastico regionale.
Analizzati i dati forniti dall’Ufficio scolastico provinciale relativamente ai casi di dispersione registrati nel primo bimestre dell’anno scolastico in corso, il prefetto Ranieri ha condiviso con i partecipanti un piano di interventi immediatamente attuabili per l’efficacia dell’azione di contrasto e prevenzione del fenomeno. Per l’effettiva sensibilizzazione dei nuclei familiari di minori soggetti in età scolare, è stato concordato l’invio alle famiglie di comunicazioni informative sulle conseguenze del mancato adempimento degli obblighi scolastici, previste dal recente decreto legge n. 123 del 15 settembre 2023 (c.d. Decreto Caivano).
Si è convenuto, oltre alla calendarizzazione di specifiche riunioni tecniche e operative con i rappresentanti dell’Ufficio scolastico provinciale, i dirigenti scolastici degli istituti del territorio e i sindaci della provincia, e alla collaborazione con la Questura di Ragusa, per il costante raccordo nell’attività di monitoraggio presso gli istituti scolastici dei nuovi casi di evasione o abbandono scolastico, di verificare la fattibilità dell’attuazione, presso un nucleo di istituti scolastici “pilota”, del prolungamento dell’orario scolastico, con la collaborazione di associazioni di volontariato, per quanto concerne la realizzazione di attività extracurriculari, e dei Comuni, per la disponibilità del servizio mensa a tutela delle fasce meno abbienti.
Richiamando il monito del presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, il quale ha ricordato che la dispersione scolastica è il primo indice di povertà educativa, che può condurre anche alla dichiarazione di adottabilità dei minori interessati, il prefetto Ranieri ha confermato l’impegno dell’Oosservatorio sul piano operativo per la piena attuazione degli impegni assunti.