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Ragusa, l’omelia al funerale di Marco Guastella: “Nulla sarà come prima. Ci mancherà il suo tratto gentile”

Don Marco Diara: "Forse solo il silenzio e la preghiera gli atteggiamenti più giusti per sopportare il peso della morte improvvisa di un giovane che amava la vita"

Di Redazione |

Una cattedrale gremita ha fatto da cornice, oggi pomeriggio, alle esequie di Marco Guastella, il giovane 25enne che ha perso la vita giovedì scorso in Sardegna a causa di un incidente stradale. Presente alla funzione funebre, officiata da don Marco Diara, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Ragusa, tantissimi amici, i parenti, le autorità con in testa il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì e diversi esponenti della Giunta municipale. A concelebrare, il parroco della cattedrale di San Giovanni Battista don Giuseppe Burrafato insieme al seminarista Alessio Leggio.

“L’atteggiamento più giusto per il nostro cuore, dinnanzi a perdite come questa, è di quello di lasciar risuonare in noi la parola del Signore che abbiamo ascoltato, senza la pretesa che questa sia la risposta immediata alle domande che vivono in noi – è stato detto durante l’omelia funebre – Perché sono riassunte in un ‘perché’ con accenti di desolazione, rabbia e sconforto. Perché la morte è incomprensibile ed ingiusta, la peggiore delle ingiustizie. La morte di Marco ci sembra ancora più ingiusta perché prematura ed improvvisa.  Ci sono disagi ed interrogativi che affiorano quando la morte entra a scuotere la nostra vita. Forse solo il silenzio e la preghiera sono gli atteggiamenti più giusti per sopportare il peso della morte improvvisa di un giovane che amava la vita”.

E ancora: “Le sue foto, la chitarra, le sue passioni, il suo senso per la bellezza della vita, che sapeva racchiudere in ogni immagine. Lui non scattava semplicemente: ogni sua foto era un progetto. Ogni sua foto parlava. Marco era un ragazzo che ha fatto della sua passione il proprio lavoro, mettendo sempre il massimo dell’impegno che gli ha permesso di raggiungere grandi risultati. E’ stato un esempio per tutti e ora dall’alto ci guarderà. Niente sarà come prima, ci mancherà il suo tratto gentile, la sua concretezza, il suo altruismo”.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA