Il Partito Democratico al Consiglio comunale di Ragusa, con i consiglieri Peppe Calabrese e Mario Chiavola (nella foto), ha presentato una mozione per istituire “urgentemente e gratuitamente” dei corsi di autodifesa per le donne.
“Siamo consapevoli – spiega Calabrese, segretario cittadino del Pd – che quello della violenza di genere è un problema culturale radicato e sottovalutato, che andrebbe affrontato prima di tutto a livello educativo, soprattutto nelle scuole. Sappiamo che la cultura della violenza va estirpata con l’educazione sentimentale e come forza politica che da sempre sostiene e condivide le battaglie dei movimenti femministi, nell’attesa che al Governo nazionale si prenda coscienza della gravità del momento e della frequenza con la quale la violenza si manifesta, crediamo che sia necessario agire. Per questa ragione abbiamo pensato alla presentazione di una mozione che impegni l’amministrazione comunale a istituire dei corsi di autodifesa riservati alle donne. Lo scopo è quello di fornire degli strumenti per contrastare tentativi di aggressione, tecniche di difesa personale che possono essere imparate in poche settimane e efficaci nei confronti di soggetti fisicamente più forti”.
“Non sarebbe una soluzione, sia chiaro – aggiunge Calabrese – non è uno strumento per combattere la violenza sulle donne che, come detto, è un problema per il quale serve un percorso normativo ben preciso. Nell’attesa che ciò accada, magari con una unità di intenti da parte delle due donne protagoniste delle politica italiana in questo momento per sbloccare la legge che prevede l’educazione sentimentale nelle scuole (ferma al Senato) e il ripristino delle risorse per la prevenzione passate da 17 milioni a 5, il PD di Ragusa non vuole assistere alla celebrazione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, durante la quale certamente un pensiero sarà dedicato a Giulia Cecchettin, senza aver dato il proprio contributo. Ci auguriamo che l’amministrazione Cassì capisca l’importanza di sostenere e fare propria questa mozione”.