Cronaca
Ragusa, il caso della casa di riposo: gli indagati si avvalgono della facoltà di non rispondere
Questa mattina gli interrogatori dal gip. La difesa prepara i ricorsi al Riesame
Si sono svolti in Tribunale gli interrogatori di garanzia nei confronti degli indagati che, su disposizione della Procura di Ragusa, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare al termine delle indagini svolte dai carabinieri del Nas di Ragusa diretti dal capitano Michele Torchiano, con la collaborazione dei militari del comando provinciale. Quasi tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I difensori stanno vagliando il ricorso al Tribunale del Riesame.
Davanti al Gip del Tribunale, Ivano Infarinato, il magistrato che ha emesso l’ordinanza applicativa di misure cautelari , sono comparsi 8 indagati, due dei quali ritenuti i gestori (una coppia di 43 e 46 anni) destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, entrambi difesi dall’avvocato Giuseppe Liperi del Foro di Catania e la donna anche dall’avvocato Vincenza Forte del Foro di Ragusa, e sei (cinque donne ed un uomo) raggiunti da misure interdittive tra gli 8 ed i 12 mesi, difesi dagli avvocati Fabrizio Cavallo, Alessandro Agnello, Vanessa Alecci, Enrico Cultrone, Rosario Schembari, Pasqualino Cilia e Vincenza Forte, dipendenti di una struttura impegnata nella cura e custodia di persone anziane e disabili, gravemente indiziati – allo stato degli atti e nella presente fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contraddittorio con gli indagati – in concorso tra loro del reato continuato di maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione medica ed infermieristica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA