Cronaca
Ragusa, auto incendiata a Ibla: un 28enne condannato a un anno di reclusione
Il processo del terzo imputato per la stessa vicenda dinanzi al giudice unico del Tribunale
E’ finito con la condanna ad un anno di reclusione, senza sospensione condizionale, il processo davanti al giudice unico del Tribunale, Francesco Paolo Pitarresi, ai danni del terzo imputato dell’incendio avvenuto a Ragusa Ibla che ha interessato un’auto Opel Meriva alimentata a ppl, il 17 luglio del 2023. Per lo stesso episodio, con il rito abbreviato, due gelesi di 23 e 28 anni hanno rimediato, nei mesi scorsi, la pena pari a due anni ed otto mesi di reclusione ciascuno, oltre a una provvisionale di 5.000 euro per ciascuna delle due parti civili assistite dall’avvocato Giovanni Mangione, con risarcimento da quantificarsi in sede civile. Il terzo imputato, un ragusano di 28 anni, difeso dall’avvocato Enrico Platania, ha scelto l’ordinario. Il pubblico ministero Veronica Di Grandi aveva chiesto la condanna dell’uomo a 4 anni di reclusione. Per la condanna anche la parte civile. L’avvocato Mangione ha chiesto il risarcimento per le due donne che assiste pari a 30mila euro. Si torna in aula il 27 febbraio per la scelta dell’imputato delle pene alternative al carcere. Il rogo ha causato danni anche all’abitazione limitrofa. Tre mesi dopo l’episodio i carabinieri di Ragusa sono riusciti a fare luce sui fatti ed hanno posto ai domiciliari i tre imputati grazie anche ad alcune intercettazioni telefoniche tra i due gelesi ed il ragusano. Tutto è nato – secondo quanto emerso dalle indagini dei militari dell’Arma della Compagnia di Ragusa – da numerosi dissidi tra il ragusano e la proprietaria dell’auto Opel presa di mira.