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Provincia di Ragusa, la Fp Cgil denuncia il degrado delle condizioni lavorative nei cantieri di igiene ambientale

"Questo stato di cose è stato favorito anche dalla carente vigilanza delle stazioni appaltanti"

Di Redazione |

La Fp Cgil di Ragusa intende denunciare con forza il degrado delle condizioni lavorative nei cantieri di igiene ambientale della provincia, con particolare riferimento ai contesti più grandi, “dove da oltre 15 anni – è scritto in una nota – assistiamo a un imbarbarimento delle pratiche gestionali e lavorative”.

“Questo stato di cose – dichiara Graziana Stracquadanio, responsabile Dipartimento provinciale Igiene ambientale Fp Cgil Ragusa – è stato favorito anche dalla carente vigilanza delle stazioni appaltanti, che ha consentito il verificarsi di gravi irregolarità. In primo luogo, la mancata osservanza delle graduatorie per l’assunzione dei lavoratori stagionali e a tempo determinato, così come il sistematico disprezzo delle clausole contrattuali e di legge, ha spalancato le porte ad assunzioni arbitrarie da parte dei gestori del servizio. Queste pratiche hanno dato vita a vere e proprie “parentopoli” o a meccanismi di reclutamento legati ai potentati di turno. In questo modo, il gestore del servizio di igiene ambientale è stato trasformato in un centro di potere autonomo, in grado di decidere assunzioni che, nel nostro territorio, rivestono un’importanza economica e sociale cruciale”.

La Fp Cgil sottolinea il mancato rispetto di diritti fondamentali dei lavoratori, che si manifesta in diverse criticità: il diritto alla precedenza nelle assunzioni per i lavoratori stagionali è sistematicamente ignorato, così come le legittime richieste di trasformazione dei contratti da part-time a full-time per coloro che ne hanno maturato i requisiti. A ciò si aggiunge l’assegnazione di livelli contrattuali spesso inferiori rispetto alle mansioni effettivamente svolte, con l’adozione di inquadramenti non previsti dai capitolati d’appalto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA