Pronto soccorso e nuove assunzioni al Maggiore di Modica: «Sono due priorità»

Di Concetta Bonini / 18 Settembre 2017

Proprio il Pronto soccorso modicano è stato alla base di molte di queste e ieri Ficarra ha chiesto ai suoi stessi tecnici “tempi certi” da poter promettere sia a coloro che operano nella struttura, sia all’Amministrazione comunale che vigila con attenzione, sia soprattutto ai cittadini utenti del Maggiore che non sono certo solo quelli modicani, bensì di un territorio che copre tutto il comprensorio – Scicli, Ispica, Pozzallo – e sul versante siracusano almeno la vicina Rosolini.

Come si ricorderà, risale a ben più di un anno fa, a giugno del 2016, l’appalto dei lavori di adeguamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica (i lavori a base d’asta sono stati aggiudicati per la cifra di 832 mila euro, oltre il 30% dei quali provengono da fondi comunali e rappresentano il canone che il Comune di Modica doveva all’Azienda sanitaria per affitti arretrati dell’Ospedale San Martino di Modica Alta, già sede universitaria) e in questi mesi non sono mancati roboanti comunicati, anche da parte del sindaco e della sua maggioranza, sullo stato di avanzamento dei lavori finalizzati ad ampliare la struttura e dotarla di nuovi servizi, ma sta di fatto che ancora nessun cittadino ha avuto il piacere di vederli finiti, né di essere assistito come promesso. “Per noi rappresenta chiaramente una priorità”, ha ribadito Ficarra provando ad assumere impegni precisi: “Ho chiesto ai tecnici di indicarmi una scadenza credibile. Non mi importa se ritarderemo di 15 giorni nella consegna della struttura, quel che mi importa è che siano 15 giorni calcolati e garantiti e non uno di più: preferisco questo, piuttosto che una promessa di poter anticipare di una settimana, ma campata in aria”. Una chiarezza che il sindaco Abbate ha apprezzato molto: “Ho trovato in Ficarra – ha commentato – un commissario molto deciso, che sa il fatto suo, che sembra non voler scendere a compromessi e con il quale ho stabilito subito un’ottima intesa”. Ora, quindi, si attende solo la promessa della data. La situazione, del resto, non sembra particolarmente complessa: l’opera pare sia già stata completata, persino con le attrezzature, e a mancare sarebbe solo il completamento delle procedure burocratiche con la ditta, relative alla fase del collaudo. In particolare è stato creato un nuovo ingresso per le ambulanze, la cosiddetta “camera calda”, è stato chiuso il vecchio corridoio che collegava al corpo centrale e ne è stato aperto uno riservato solo al passaggio diretto alle malattie infettive, così sono state ampliate le stanze destinate in particolare al triade e alla degenza breve. Appena il nuovo pronto soccorso sarà aperto, le stanze in cui il reparto è tuttora ospitato saranno pure rinnovate e inglobate nel nuovo progetto, come locali di servizio. Abbate ha fatto anche riferimento al personale, chiedendo che in vista dell’eventuale rimodulazione funzionale degli altri reparti di pronto soccorso prevista in provincia di Ragusa in base al piano sanitario, le professionalità vengano destinate al reparto modicano.

Ficarra ha anche parlato della situazione delle assunzioni, con particolare riferimento a quelle dei primari, e si è già visto in questi giorni come questo tema gli stia particolarmente a cuore, anche nell’ottica della riorganizzazione e dell’efficientamento delle strutture: lo stesso commissario ha lamentato l’eccessivo numero di reparti “non coperti”, in primis proprio all’Ospedale Maggiore di Modica, e ha annunciato che a breve si metterà mano alle assunzioni esterne, cominciando con il primario del reparto di Cardiologia.

All’incontro all’Ospedale Maggiore, oltre ai medici, hanno partecipato il direttore sanitario Piero Bonomo, il deputato regionale Nello Dipasquale, il senatore Giovanni Mauro e la senatrice Venerina Padua.

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