RAGUSA – La concimazione in una serra nelle campagne del Modicano con un prodotto chimico non adatto ha provocato miasmi insopportabili nell’ambiente circostante. Diciotto persone si sono sentite male e hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. I vigili del fuoco hanno accertato il cattivo funzionamento del mezzo per la fertilizzazione del terreno.
Secondo quanto sottolineato in una nota da Assofertilizzanti, «quello utilizzato dai coltivatori nel caso in questione non era un fertilizzante ma un’altra tipologia di prodotto». Tra l’altro, l’associazione specifica che bisognerebbe «valutare anche le modalità di impiego: una mancata o scorretta irrigazione, ad esempio, potrebbe aver impedito la penetrazione nel terreno di tale prodotto e, di conseguenza, aver causato il cattivo odore nell’area circostante».
L’associazione che riunisce i produttori di fertilizzanti coglie l’occasione per «ricordare che i fertilizzanti rappresentano per le piante un nutrimento e che il loro utilizzo, sia in pieno campo che in serra, risulta dunque essere un fattore fondamentale per lo sviluppo di un’agricoltura integrata e sostenibile».
«Per vivere e crescere – spiega ancora Assofertilizzati – le piante assorbono infatti dal terreno gli elementi nutritivi, ma tali elementi non sono illimitati e, con il passare del tempo, tendono a esaurirsi. L’unica soluzione per preservare la fertilità del suolo, e quindi garantire al sistema agricolo raccolti abbondanti, è quella di reintegrare, attraverso l’uso dei fertilizzanti, gli elementi nutritivi prelevati dalle colture.