Vittoria – Iniziano oggi, con gli interrogatori di garanzia in carcere, i preliminari del nuovo maxi processo contro la cosca “stiddara” arrestata da Polizia e Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Catania, prima dell’alba di venerdì mattina. Stamani si comincia nel carcere di Bicocca, dove sono reclusi alcuni degli arrestati; domani invece toccherà a quelli che si trovano nel penitenziario di Siracusa essere ascoltati per rogatoria da un gip presso il tribunale aretuseo.
Quindici sono gli arrestati, 9 i penalisti che compongono il pool degli avvocati che hanno ricevuto il corposo rapporto delle ordinanze cautelari composto da 283 pagine. Uno rinuncerà e dovrà essere sostituito. Pagine dal contenuto ritenuto interessante dagli inquirenti, perché composto da intercettazioni telefoniche e ambientali in cui si registrano i commenti degli affiliati al clan capeggiato dai fratelli Filippo e Titta Ventura (dfesi dagli avvocati Giuseppe Di Stefano e Maurizio Catalano). Ma soprattutto nelle ordinanze vengono trascritte le dichiarazioni di 4 pentiti, fra cui il genero di Titta Ventura, Rosario Avila, passato dall’altra parte quando capì che doveva essere eliminato. Le sue dichiarazini e quelle di Giuseppe Pavone, Giuseppe Doilo (scampato a un paio di agguati mortali), Giovanni Cirmi.
Le rivelazioni di questi pentiti nel corso degli ultimi due anni hanno disegnato il modus operandi del clan, ma soprattutto hanno fatto ritrovare dei veri e propri arsenali alla Polizia. Dunque riscontri attendibili. Tant’è che il gip Mauela Maria Lina Matta ha firmato l’ordinanza degli arresti richiesti dalla Dda catanese, rafforzata dalla presenza del procuratore Carmelo Petralia, ex capo per diversi anni a Ragusa e profondo conoscitori delle dinamiche malavitose iblee. In questi giorni gli avvocati hanno studiato le carte in loro possesso per decidere quale linea difensiva fare adottare ai loro assistiti. Parleranno o si avvarrano della facoltà di non rispondere? Lo sapremo dopo gli interrogatori di garanzia.
L’avvocato Giuseppe Di Stefano, che ha già seguito le vicende criminali dei fratelli Ventura. difende Filippo Ventura, Angelo Ventura, figlio di Giambattista, Rosario Nifosì, Enzo e Francesco Giliberto. L’avvocato Maurizio Catalano difende Giambattista Ventura, Pietro Alessandrello e Francesco Battaglia. L’avvocato Gianluca Gulino difende Salvatore Nicotra; l’avvocato Saverio La Grua assiste Salvatore Macca; l’avvocato Francesco Vinciguerrea, Maurizio Cutello; l’avvocato Biagio Giudice, Giovanni Savio; l’avvocato Salvatore Citrella, Elvis Ventura figlio di Filippo. Gli interrogatori di garanzia dovranno svolgersi entro 5 giorni da quando è stata eseguita la custodia cautelare in carcere. Oggi compariranno davanti al gip Manuela Maria Lina Matta, Nifosì, Angelo Ventura, i due Giliberto, Nicotra, Macca e Savio. Domani a Siracusa l’interrogatorio dell’altro gruppo di indagati.