Cronaca
Pozzallo e lo chalet ingoiato dalle fiamme
Il rogo del 23 ottobre scorso tarpa le ali a un imprenditore
Il “Lido deliziosa” è stato ingoiato dalle fiamme, ma non ancora i dubbi circa quanto accaduto. Lo chalet in legno, chiuso in quanto oggetto dei lavori di ristrutturazione della nuova proprietà, nei giorni scorsi più precisamente il 23 ottobre scorso, è diventato cenere a seguito di un rogo imponente, che ha lambito tra l’altro una parte centrale della città. La zona è sempre frequentata, parliamo della strada di collegamento al porto e che costeggia la spiaggia più importante di Pozzallo, Raganzino. Per fortuna, non si è fatto male nessuno.
Le indagini sono in corso, la pista dolosa è la meno accreditata
Stanno indagando i carabinieri, niente al momento che faccia presupporre che l’evento sia doloso. Anzi, l’infausto evento sembrerebbe accidentale: le indagini si starebbero, infatti, orientando su un rogo causato dai petardi accese da ragazzini nei pressi della struttura. Una sorta di gioco insomma, ma costato molto caro alla proprietà che ora attende l’esito del lavoro degli inquirenti prima di compiere qualsiasi passo.
La proprietà, rappresentata da Concetto Zacco (nella foto sopra), attende, quindi, e senza delineare scenari o previsioni circa il futuro del Deliziosa, se non prima di aver visionato quanto relazioneranno le forze dell’ordine.L’attenzione, comunque, resta alta. A tutela di tutti. Così, come aveva detto il presidente Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti («E’ stato un evento grave per la città che sta, ovviamente, cercando di sfruttare le proprie peculiarità per destagionalizzare il turismo, per crescere ulteriormente sul piano dello sviluppo economico»). Il sindaco, Roberto Ammatuna, mette sempre in primo piano il bene della città che amministra e delle imprese che scelgono di investire sulla crescita di un centro che punta su presenze e offerta a misura di tutti, e tutto l’anno.
Il sindaco Ammatuna: “Episodio nuovo per la città”
«Che ricordi io, è un episodio nuovo per la città, o comunque negli anni più recenti questo tipo di fatti non era accaduto – riferisce il primo cittadino Roberto Ammatuna a “La Sicilia” – secondo me, è prudente attendere l’esito delle indagini. Voglio sperare che non si tratti di un fatto doloso; a prima vista sembra qualcosa di accidentale, ma la guardia deve essere sempre tenuta alta e, se si tratta di un evento doloso, intervenire subito e nella maniera più opportuna. Ma in questo momento non si può dire nulla di più». «Ho grande fiducia negli organi inquirenti – ancora Ammatuna – con la speranza che si possa escludere, di fatto, qualcosa di doloso. Vogliamo sperare, lo ribadisco, che sia un fatto accidentale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA