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Pantano Longarini, i tedeschi ne tuteleranno la biodiversità

Di Michele Farinaccio |

La Stiftung Pro Artenvielfalt si occupa da sempre di conservazione della natura e della biodiversità. Raccoglie fondi che destina all’acquisto di terreni dall’elevato valore naturalistico e ad una serie di attività di contrasto del bracconaggio e delle pratiche di distruzione sistematica della natura in tutta Europa (campi antibracconaggio e contro l’uccellagione nel bresciano, in Sardegna, a Malta e a Cipro). In linea con la mission della Fondazione, l’obiettivo di questa acquisizione è principalmente quello di fermare e rimuovere i fattori fortemente negativi che impattavano sull’area, quali il persistere di preoccupanti fenomeni di bracconaggio, l’abbandono illegale e generalizzato di rifiuti e il disturbo da attività antropiche non compatibili con le esigenze di conservazione di questo prezioso e delicato ecosistema.

L’acquisizione della proprietà da parte della Fondazione ha dunque strappato questo scrigno di biodiversità ad un concetto di sfruttamento del territorio devastante ed anacronistico.

“Sono ancora nella nostra memoria tutti i giorni e le notti passate a contrastare il bracconaggio dilagante, quando l’area era considerata terra di nessuno e quindi facile preda di individui senza scrupoli che facevano strage di fenicotteri, cicogne, rapaci e altre specie rare e comunque protette in spregio di qualsiasi normativa – ricorda Carlo Cappuzzello, responsabile italiano della Spa – Allora eravamo solo un manipolo di volenterosi sognatori, ma oggi abbiamo imparato che, se ci si impegna a fondo mettendo l’anima in ciò che si fa, i sogni si possono avverare”.

In soli 3 anni, l’inarrestabile connubio tra le generose donazioni di oltre 29.000 cittadini tedeschi opportunamente attivati dall’esperto e sapiente lavoro del presidente della Fondazione, Roland Tischbier, e il caparbio ed instancabile lavoro di un gruppo di circa 30 volontari provenienti da tutta la Sicilia, ha generato un risultato senza precedenti.

Già all’indomani dell’acquisizione della proprietà del Pantano Cuba nel 2014, sono state immediatamente intraprese le prime azioni di ripristino e bonifica. Sono stati rimossi finora circa 120 metri cubi di rifiuti di ogni genere. Ora lo stesso impegno sarà profuso dal team di volontari della Spa nell’attuazione degli interventi al Pantano Longarini, attualmente ancora oggetto di bracconaggio e di abbandono di rifiuti di ogni genere. La Fondazione ha scelto di affidare i vari lavori a realtà locali, in modo da creare fin da subito una ricaduta positiva in termini occupazionali e di reddito sulla comunità. L’obiettivo è quello di innescare nel medio periodo un cambiamento a più ampio raggio per valorizzare l’area, ripristinandone le condizioni ottimali e creando i presupposti per l’avvio di un processo virtuoso che porti nel tempo a creare le basi per un’economia locale sostenibile legata al turismo naturalistico e alla produzione agricola di eccellenza connessa a colture biologiche specializzate e di alta qualità, il tutto nel pieno rispetto dell’inestimabile ecosistema dei Pantani. “Il nostro invito – conclude Cappuzzello – è di venire a trovarci per immergersi di persona in un sogno”.

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