Ora gli scafisti ricorrono alle “offerte” per riempire i barconi

Di Redazione / 23 Aprile 2018

«Porta un amico e viaggi gratis». E’ questo l’ultimo ritrovato dei trafficanti di esseri umani che dalla Tunisia organizzano i viaggi della speranza dei migranti verso le coste italiane scoperto da Polizia di Stato, Guardia di finanza e carabinieri a Ragusa durante le indagini sullo sbarco, avvenuto ieri nel porto di Pozzallo di 79 tunisini, che ha portato al fermo di un presunto scafista, un tunisino di 33 anni, Sofien Sadek. Durante le indagini gli investigatori hanno accertato che i migranti sono partiti dalla Tunisia, hanno pagato in media 1.200 euro a testa e che alcuni di loro potuto usufruire di un’offerta: se portavano un amico pagante potevano viaggiare gratis.

Dalle testimonianze gli investigatori hanno accertato che il fermato sui era posto da subito alla conduzione del natante e che era d’accordo con gli organizzatori tunisini del viaggio.

Complessivamente ieri a Pozzallo sono giunti 93 migranti. Settantanove, su una barca in legno alla cui guida vi sarebbe stato il tunisino fermato, erano stati soccorsi dal pattugliatore della Marina Militare portoghese ‘Don Francisco de Almeidà, gli altri 14 erano stati dalla Guardia Costiera mentre erano a bordo di una piccola barca. Questi ultimi, secondo quanto accertato, hanno fatto tutto da soli collaborando alla conduzione del natante, pertanto non rispondono di alcun reato.

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Tag: immigrazione pozzallo