Politica
Modica, nasce l’associazione “Schierarsi” di Alessandro Di Battista. E’ la prima dell’area iblea
Ad essersi aggregati i dissidenti al movimento Cinque Stelle che nei giorni scorsi si erano dissociati dalla realtà pentastellata sbattendo la porta
L’associazione culturale di Alessandro Di Battista, Schierarsi, è ora presente anche a Modica. “Siamo – sottolineano gli organizzatori – la decima piazza della Sicilia e la prima dell’area iblea”.
Le Piazze, già 133 in tutta Italia, costituiscono le strutture operative sul territorio, in cui si articola l’associazione al fine di aggregare chi intende manifestare il proprio disappunto al pensiero omologato ed omologante di partiti, governi, mass-media.
Il radicamento di Schierarsi sul territorio nazionale, in soli sette mesi di vita, è in rapida crescita, segno questo, congiuntamente al dilagante astensionismo elettorale, dello scollamento fra una grossa porzione di popolazione ed i partiti nonché le figure istituzionali del Paese.
“Decisa e fiera contrarietà a guerre, lotta a corruzione, malaffare, sprechi alimentari ed energetici, culture della giustizia sociale, della sanità pubblica, della sostenibilità ambientale – anche attraverso serie Politiche di pianificazione territoriale –, sono le battaglie che la Piazza di Modica – è chiarito in una nota – intende intestarsi in piena sintonia con le battaglie nazionali dell’Associazione, declinandole a livello locale sul territorio”.
Soci-promotori di Schierarsi nella realtà locale sono: Giuseppe Baglieri, Antonio Capriglia, Aldo Cascino, Gianni Falco, Marcello Medica e Corrado Vizzini, che ne è anche il referente. “Possiamo inoltre contare – affermano – sul sostegno e l’apporto di tanti cittadini già iscritti all’associazione insieme ai quali ci spenderemo per l’affermazione degli obiettivi in cui crediamo. Il gruppo non è nuovo all’impegno politico-sociale a Modica; tutti, infatti, abbiamo maturato, chi più, chi poco meno, un’esperienza ultradecennale di attivismo nel m5S, da cui ci siamo in tempi diversi discosti perché non ne condividevamo ora la linea politica, ora quella gestionale e gerarchica”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA