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Modica, la prevenzione cardiovascolare nella Terza età al centro della conferenza Unitre

Avviato il ciclo di incontri avente ad oggetto la salute

Di Redazione |

Con l’incontro avente per tema “La prevenzione cardiovascolare nella terza età”, relatore il dr. Giorgio Polara, cardiologo, è stato avviato il ciclo delle conferenze con oggetto la salute, promosse ed organizzate dalla sede Unitre di Modica. Ad aprire i lavori è stato Enzo Cavallo (nella foto sopra a destra, con il dr. Polara) che, dopo il saluto, ha riferito sull’attività dell’associazione, ha comunicato l’imminente avvio dei corsi di inglese, di informatica e di cucina ed ha annunciato le prossime iniziative che coinvolgono i soci.

E’ quindi intervenuto il dr. Polara che, dopo un breve cenno storico sulla biblica longevità dei primi uomini, da Adamo a Matusalemme, si è soffermato sulla durata della vita che potenzialmente può raggiungere i cento anni e sul perché la gran parte dei viventi raramente raggiunge tale obiettivo. Analizzando le caratteristiche dell’apparato cardiocircolatorio, il relatore ha fatto presente quali possono essere gli adattamenti patologici in seguito alla comparsa di alcune malattie tipiche della terza età e come questi possono determinare un peggioramento della vita sia come durata che come qualità. Identificati i principali motivi di morte precoce, che vengono chiamati fattori di rischio cardiovascolare, il relatore li ha esaminati singolarmente fornendo l’aggancio metabolico e le conseguenti alterazioni fisiopatologiche che determinano nel corpo umano il progressivo deterioramento tale da accorciare il ciclo vitale.

Come ultimo e non meno importante fase dell’incontro il dr. Polara ha messo in evidenza quali sono i comportamenti che volontariamente o involontariamente producono o favoriscono il danneggiamento del corpo umano in grado tale da rappresentare uno sconvolgimento personale, familiare e sociale per le conseguenze che provoca e per le persone che vengono coinvolte, soffermandosi infine, su sollecitazione da parte dell’uditorio, sulle possibilità di protezione farmacologica volta ad interrompere il processo patologico e almeno a limitarne i danni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA