Quelle belle visite alla scoperta delle nostre radici. E’ il senso della “missione” dei ragazzi dell’Anffas onlus Ragusa che sono stati ospitati in contrada Carnesala, e saranno ospiti anche in contrada Mendolilli, alle porte della città, per una full immersion in tutto ciò che riguarda il mondo agreste. A fare da cornice all’iniziativa due masserie tipiche ragusane, situate in aperta campagna, tra le colline e il mare. Una tranquillità agreste senza pari che non a caso è stata grandemente apprezzata dai ragazzi Anffas i quali hanno trascorso dei momenti piacevoli. Il progetto ha per titolo: “Biodiversità e agricoltura sociale – esperienze ed inclusione sociale in ambito rurale”. I ragazzi, così come gli operatori che accompagnano i partecipanti al progetto, sono chiamati a svolgere le attività tipiche dell’azienda agricola, occupandosi di orticoltura, attività di cucina ed accudimento e cura degli animali presenti nell’azienda agricola, nonché a svolgere attività di trasformazione di prodotti agricoli, tutto in un’ottica di ri-abilitazione cognitiva. Alle attività previste tipiche di una azienda agricola, si affiancheranno altre attività ludiche, ricreative nel contesto della stessa azienda agricola, come per esempio i laboratori creativi artistici, di lettura e di gioco e naturalmente passeggiate immersi nella natura.
“E’ una delle attività che svolgiamo periodicamente – sottolinea la direttrice Anffas onlus Ragusa, Salvina Cilia – e che risulta essere molto gettonata perché ci consente di fare un tuffo nel passato in quella che era la nostra realtà di un tempo e che vogliamo fare conoscere ai nostri ragazzi. Diciamo che è una delle uscite più speciali nel corso dell’anno che ci permette di poter contare su uno straordinario contatto con la natura e che fa stare bene i ragazzi, l’aspetto per tutti noi più importante. Come sempre, un ringraziamento ai nostri operatori per la grande empatia che riescono a profondere e che funziona come una calamita per tutti coloro che si vogliono scommettere a portare avanti esperienze del genere. Ne è venuta fuori una iniziativa molto interessante che stiamo replicando perché ci consente di esaltare al meglio lo star bene al contatto con il territorio della nostra realtà che ci circonda”.