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La Ragusa del basket piange la scomparsa di Giovanni "Giovannino" Occhipinti

Nel ricordo di Antonio Rizzo, un giocatore che ha fatto la storia sportiva della città

Redazione La Sicilia

16 Marzo 2024, 20:41

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"Per il basket ragusano e per noi “ragazzi” degli anni '60, oggi è un giorno veramente triste. E’ scomparso Giovanni “Giovannino” Occhipinti, mitico giocatore della altrettanto mitica Virtus Ragusa, sicuramente un uomo che ha impresso un marchio di ricordi indelebili sul basket ragusano e siciliano degli anni 70-80".

E' quanto scrive in un post su Facebook Antonio Rizzo. "Talento purissimo - continua - tiratore da fuori col vero istinto del killer, fisico perfetto, io credo, per praticare benissimo almeno altri 6 o 7 sport: il classico “cecchino”, termine ormai desueto con cui all’epoca si indicavano quei giocatori che la mettevano sempre dentro, ovvero segnavano valanghe di punti. Ricordo come se fosse ieri quella sera del maggio del 1977 quando, al termine di un campionato memorabile, la Virtus Ragusa andò a giocare praticamente uno spareggio fuori casa, contro il Palermo, per la promozione in Serie B. Noi ragazzini di 15-16 anni vi andammo in pullman con tanti altri tifosi, tantissimi in auto, fu una sorta di esodo della speranza: ma eravamo comunque sempre meno del pubblico palermitano, che ci aspettava come il lupo attende l’agnello nella sua tana. Ricordo uno di loro, tutto vestito di nero da becchino che verso di noi col gesto delle mani mimò il segno dell’estrema unzione: “siete morti, non avrete scampo”. Un caro amico, giocatore di quella squadra, una volta ci raccontò: “Eravamo sul pulmino per andare a fare la partita, eravamo tesi come corde di violino, Giovanni invece era tranquillo, sornione, a un certo punto disse: “non so bene se mi devo impegnare per questa partita”, suscitando lo stupore di noi compagni, allibiti. Poi però decise di impegnarsi: ne fece 30 e allora non c’era il tiro da 3 punti, altrimenti sarebbero stati almeno 45, fu assolutamente imprendibile per gli avversari con i suoi tiri in sospensione che faceva salendo dritto come un fuso a non meno di 50 cm da terra. Vincemmo di 11, il pubblico palermitano era annichilito, la Virtus era promossa in Serie B. Per noi era il coronamento di un sogno, un tripudio assoluto, una serata che io, e credo tanti altri, non dimenticherò mai. Grazie Giovanni, per quelle emozioni, e per le tante altre che hai dato alla Ragusa del basket".